nota del Centro Destra Unito di Porto Recanati
In data 3 novembre 2024 avevamo presentato una interrogazione sulla situazione dei rifiuti (in parte pericolosi per la presenza di vasche in eternit) presenti da oltre un anno nel parcheggio adiacente l’Hotel House e ne avevamo richiesto la immediata rimozione. Nella stessa interrogazione avevamo chiesto una sistemazione decorosa dell’area adibita a parcheggio, da tempo impraticabile se non a grave rischio di pedoni ed auto.
In occasione del Consiglio Comunale del 29 novembre 2024, l’assessore Riccetti ha così risposto : “…… Allora, diamo risposta all’interrogazione n. 15. Il problema dell’abbandono dei rifiuti è annoso e colpisce in particolare le aree periferiche della città. Trattatasi in molti casi di sostanze il cui smaltimento comporta costi elevati. Proprio questi comportamenti sono stati quelli che hanno indotto l’ente a chiudere la piccola isola ecologica adiacente all’ingresso dell’house, dove spesso venivano scaricati i materiali di ogni genere. La decisione ha notevolmente migliorato le condizioni in quei luoghi, ma non ha impedito il ripetersi di fenomeni occasionali nelle adiacenze. In generale, la legge vieta l’abbandono dei rifiuti non solo sui suoli pubblici, ma anche nei terreni privati ed il responsabile dell’abbandono è tenuto ad asportarli destinandoli al corretto smaltimento o recupero.
Il problema è che nei casi in cui non si riesce ad individuare chi sia stato l’artefice del misfatto, come nell’ipotesi in esame, l’onere può ricadere sul proprietario del suolo. La cosa non appare però pacifica in quanto parte della giurisprudenza, recentemente anche Cassazione 2021, 36727, afferma che non può configurarsi a carico del proprietario o dell’utilizzatore una generica responsabilità di tipo omissivo, né un obbligo giuridico di impedire l’evento. Ciò comporta che il Comune, come in altri casi, appurato ciò, dovrà farsi carico dell’incombente sostituendosi ai responsabili e anche al medesimo proprietario del suolo per ragioni evidentemente di sanità pubblica.
Duole sapere che tutto questo non sia stato ad oggi effettuato e che dunque alcuni materiali, potenzialmente pericolosi per la salute, siano rimasti in loco. Sarà nostra cura dare corso alla vostra richiesta, sollecitando gli uffici e in particolare il responsabile dell’Ufficio Ambiente, affinché accerti quanto ad oggi occorre ancora fare e ponga in essere le procedure di legge previste per la rimozione dei materiali potenzialmente pericolosi. Per quanto concerne la sistemazione del parcheggio in terra battuta, l’Amministrazione, prima di eseguire le opere di manutenzione straordinaria, è intenzionata a consultare la curatela fallimentare al fine di valutare se sia possibile ancora ed opportuno mantenere il comodato”.
Sono trascorsi un anno e mezzo dalle segnalazioni, due mesi e mezzo dalla nostra interrogazione e quasi due mesi da quella risposta.
Al di là della lezioncina giuridica che conferma l’obbligo per il Comune di provvedere, la situazione è immutata e nessun provvedimento è stato adottato. Ad oggi la situazione è assolutamente immutata.
Non commentiamo l’ipotesi di rinunciare al comodato d’uso gratuito dell’area a parcheggio, perché semplicemente incommentabile perchè rinunciare a quel parcheggio significa solo non rendersi conto delle esigenze di quella zona. Senza parole di fronte a chi dimostra di disconoscere la realtà e tenta maldestramente e con arroganza di disconoscere la propria incapacità operativa.
Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini
1 commento
E allora, signore, cosa si potrebbe fare secondo il vostro illuminato e lucido pensiero? Suvvia, date un’idea al Comune per il bene e il decoro della collettività.