Recanati. Dalle opposizioni l’invito al Sindaco di ricordare che ha giurato sulla Costituzione Antifascista

E alla fine interviene il sindaco Pepa, con fare buonista ed ecumenico, e richiama al senso di responsabilità e al rispetto delle sedi istituzionali. Capovolge la realtà dei fatti e, forte dello strapotere mediatico, sentenzia. Ma lo sceriffo anche questa volta spara a vuoto.

Sembra fare come nella canzone delle tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo. Non ha visto che è ostaggio della furia ideologica di Fratelli d’Italia, non ha visto e non parla sulla provocazione di dividere tornando agli anni di piombo (in varie citta’ il ricordo di Ramelli viene accompagnato da adunate fasciste con saluti romani, inni alla dittatura e marce militari), non ha visto una commissione consiliare convocata d’urgenza e con evidenti errori formali, non ha sentito i toni e gli atteggiamenti della sua maggioranza in commissione, non si è accorto che insieme alla sua maggioranza ha votato contro la riattivazione delle consulte di partecipazione democratica (sport, cultura, sociale) perché se serve qualcosa “venite su e trattiamo in separata sede”. Non si è accorto che quando in consiglio si rivolgono interrogazioni che richiedono una sua risposta lui evita di prendere posizione e getta nella mischia i falchi della maggioranza.

Come minoranze siamo uscite dall’aula per questo modo di fare, che si ripete da diverse sedute, e per la provocazione di dividere proprio nei giorni del lutto per Papa Francesco e della Festa della Liberazione. Questo si un brutto episodio. Bruttissimo.

Il sindaco Pepa è evidentemente ostaggio di nostalgici che vogliono piantare bandierine, dei partiti che lo sostengono e dei suoi colonnelli. Per questo per lui è meglio fare come nella canzone della scimmietta: non vedo, non sento, non parlo.

Noi abbiamo troppo rispetto delle istituzioni per partecipare ad una politica ideologica, nostalgica e per nulla democratica.

E non dia lezioni di rispetto ed educazione. Faccia il sindaco di tutti e non l’ostaggio degli estremisti. Si ricordi che ha giurato sulla Costituzione antifascista.