Recanati. Per questo motivo un giovane di 32 anni, naturopata, è finito sotto processo con l’accusa di esercizio abusivo della professione. Ieri, davanti al giudice del tribunale di Macerata Vittoria Lupi, ha scelto di patteggiare la pena, che è stata convertita in una sanzione pecuniaria pari a 6.400 euro.
Le contestazioni si riferiscono a fatti avvenuti a Recanati, emersi nel novembre 2023 in seguito a un’indagine condotta dai carabinieri del Nas di Ancona. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe fornito ai pazienti indicazioni su esami del sangue da effettuare e medicinali da assumere, andando ben oltre le competenze di un naturopata. In alcuni casi, avrebbe anche consigliato specifiche analisi ormonali per la tiroide, per poi stilare programmi alimentari personalizzati.
I primi sospetti erano scattati in seguito a una segnalazione, che aveva fatto partire le verifiche da parte del Nucleo Antisofisticazione e Sanità. Dopo gli accertamenti, tuttavia, il pubblico ministero Francesco Carusi aveva chiesto l’archiviazione del procedimento, ritenendo insufficienti gli elementi per sostenere l’accusa in giudizio. Ma nel marzo dello scorso anno, il giudice per le indagini preliminari Daniela Bellesi ha disposto l’imputazione coatta, ritenendo invece fondate le ipotesi di reato.
Nell’udienza predibattimentale di ieri, il giovane – assistito dal proprio legale – ha optato per il patteggiamento, chiudendo così il procedimento con il pagamento della sanzione. A rappresentare la pubblica accusa era il pm Rocco Dragonetti.
2 commenti
Il nome grazie
Se vi sembra una cosa da pagare con soldi. Io sono schifato da questa notizia. Poi oggi ho letto della condanna a 2 anni per un 68enne che ha abusato di una disa ile, mentre a 5 anni per uno che ha rubato dei soldi al nipote.