Il Teatro La Rondinella di Montefano si prepara a chiudere la prima parte della sua stagione teatrale, celebrando i venti anni dell’Associazione Culturale La Rondinella con un evento di grande rilevanza: il festival OPHIS, dedicato alla ricerca musicale e alle nuove frontiere artistiche. Due serate, venerdì 30 e sabato 31 maggio alle ore 21:30, promettono un’esperienza coinvolgente e stimolante per gli spettatori. La stagione teatrale, già di grande successo, culmina con questo festival curato dal direttore artistico Marco Bragaglia, con la consulenza dell’artista Serena Abrami.
Il nome stesso del festival, OPHIS, deriva dal greco “ὄφις”, che significa serpente. L’immagine scelta come logo è quella dell’uroboro, il serpente che si morde la coda (οὐροβόρος / οὐρηβόρος), un simbolo antico e universale che rappresenta la ciclicità della vita, il continuo processo di distruzione e rigenerazione, l’energia che si consuma e si rinnova incessantemente. Questo simbolo incarna perfettamente la filosofia del festival, che si concentra sulla ricerca di nuove forme espressive, sulla capacità di rinnovare i linguaggi e dare nuova vita alle forme, proprio come il serpente che cambia pelle.
Venerdì 30 maggio, il pubblico assisterà a due performance uniche. Tiziana Ciamberlini presenterà “Ascensione / Come l’ombra si fa luce”, un viaggio interculturale e spirituale che parte dalla domanda fondamentale “chi sono?”. Attraverso l’utilizzo di tamburi sciamanici, tamburi oceanici, rav drum, harmonium, campane tibetane e campane di cristallo, Ciamberlini, cantante e ricercatrice con un background che spazia dal musical al rock, fino allo sciamanesimo e alla spiritualità indiana, cerca di aprire un varco verso ciò che trascende la finitezza umana, esplorando il suono come via di connessione col divino.
A seguire, Valentina Sciurti presenterà “La Macàra / Concerto di voci”, un poema sonoro ispirato alla figura mitologica salentina della Macàra, una donna dotata di poteri magici. Sciurti, performer, autrice e regista, utilizza la sua voce per evocare immagini, mitologemi e parole chiave legate alla primordialità e alla natura. La performance, in lingua madre, si avvale di leßtanie e canti in glossolalia, creando un ritmo intrinseco alla lingua stessa, trasformandola in strumento di creazione musicale. La sua formazione in etnomusicologia arricchisce ulteriormente la sua ricerca artistica.
Sabato 31 maggio, il festival prosegue con due ulteriori performance di grande interesse. Caterina Trucchia e Manuel Coccia presenteranno “Blizko / БЛИЗКО“, una ricerca vocale e sonora ispirata al racconto “La bambola russa” di Dino Buzzati. Trucchia e Coccia, performer, autori e docenti, creano una versione contemporanea del melologo, integrando la parola con forme stratificate di soundscaping, ponendo il suono al pari della parola come elemento drammaturgico fondamentale. La loro pluriennale esperienza nella creazione di sonorizzazioni, performance teatrali e live-set, culmina in questa performance che esplora le potenzialità espressive del suono e della parola.
A seguire, “Partitura di stagioni / Concerto per M. Sabet (Primo Studio)” vede sul palco Serena Abrami (voce, basso, loop), Enrico Vitali (chitarra elettrica, tessiture sonore) e Giuseppe Franchellucci (violoncello, tessiture sonore). Questo concerto poetico intreccia improvvisazioni sonore, composizioni inedite, canti iraniani e versi tratti dalle poesie di Mahvash Sabet, scrittrice iraniana imprigionata a Evin. L’opera è un omaggio alla poesia come atto di libertà e una dedica a tutti gli artisti silenziati dai regimi dittatoriali. La collaborazione tra Abrami, Vitali e Franchellucci, ognuno con una solida esperienza musicale e teatrale, promette una performance coinvolgente e ricca di sfumature. La loro “Partitura di stagioni” è stata selezionata per il Festival di Segesta, che si tiene nel suggestivo Teatro Antico di Segesta, in Sicilia, un sito archeologico di straordinaria bellezza.
Il festival OPHIS si preannuncia come un evento imperdibile per gli appassionati di musica e teatro contemporanei, un’occasione per esplorare nuove frontiere artistiche e riflettere sul potere trasformativo dell’arte.
Teatro La Rondinella, Piazza Bracaccini 1 Montefano (MC).
Info: 338 48 73 545 (WhatsApp)