Dopo mesi di emergenza e preoccupazioni, si chiude con un sospiro di sollievo il focolaio di scabbia che aveva colpito la casa di riposo IRCER di Recanati. Mercoledì 11 giugno, a seguito di una nuova visita del dermatologo dell’AST di Macerata, è stata certificata la negatività di tutti gli ospiti coinvolti, segnando ufficialmente la fine della diffusione del parassita nella struttura.

“Una bella notizia che ci riempie di gioia, dopo molti mesi di sacrifici. Ringrazio i familiari per la loro pazienza in questa delicata fase e mi congratulo con il personale sanitario che ha provveduto a risolvere questa emergenza”, ha dichiarato il presidente della Fondazione, Riccardo Ficara Pigini, sottolineando il lavoro di squadra che ha permesso di superare la crisi.

Il focolaio, emerso nei primi mesi del 2025, aveva suscitato forte preoccupazione tra le famiglie degli anziani ospitati nella struttura, anche a causa della lunga durata del fenomeno e delle difficoltà nella sua completa eradicazione. In alcune testimonianze raccolte nei mesi scorsi, i familiari avevano espresso malumori legati alla gestione dell’emergenza, al ritardo nella comunicazione interna e alle condizioni igienico-sanitarie percepite. La situazione ha portato la Fondazione a prendere provvedimenti strutturali, tra cui l’avvio di un servizio interno di lavanderia e la completa sostituzione dei vecchi materassi.

Misure che ora si rivelano fondamentali anche in un’ottica preventiva. “L’IRCER sta lavorando costantemente per garantire il miglior servizio socio-sanitario ai nonni ospiti della struttura”, si legge nella nota diffusa dalla Fondazione. L’obiettivo è non solo evitare il ripetersi di simili episodi, ma anche rafforzare la fiducia dei familiari e della comunità nella gestione della struttura.

La chiusura del focolaio rappresenta dunque un punto di svolta per l’IRCER, che si prepara a rilanciare le proprie attività quotidiane e a ricostruire un clima sereno e sicuro per i suoi ospiti.

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18 commenti

  1. dopo 15 anni di amministrazione fiordomo e bravi con direttore messo lì da loro ora che al comando c’è una persona seria come il presidente si vedono i risultati quindi è la prova che chi c’era prima non aveva competenza

    • Ah, certo: quindici anni di Fiordomo & Bravi non valgono nulla, ma bastano pochi mesi del nuovo “presidente serio” e… zac, tutto splende? Dai, non scherziamo: questa è una barzelletta da ufficio postale – quella dove il biglietto vincente arriva per PEC, con allegato licenziamento.

      • la barzelletta sono i tuoi amici fiordy bravi prima insieme poi divisi e poi ancora insieme che ridere!!!hanno fatto danni ovunque ma dovi vivi ???

    • Persona “seria” davvero? Sì, talmente seria che l’unico risultato visibile finora è la mail-flash senza firma che ti esonera prima del caffè. Se questo è il metro di competenza, allora viva l’incompetenza di ieri: almeno non spediva teste a colpi di clic.

    • Poco interessante, meglio sapere invece che il focolaio della scabbia già presente dal vecchio Cda prima della presidenza di Ficara Pigini è stato debellato, gli ospiti della Casa di riposo sono finalmente al sicuro.
      Si può tirare un sospiro di sollievo!

    • Antidespota Recanatese on

      Per forza non dice nulla….. l’amico Asterio pubblica solo i commenti favorevoli al suo amichetto presidentino…. ha paura che poi fa brutta figura. Pensa che bel giornalista democratico che è. Bisognerebbe segnalarlo all’ordine se ancora ne fa parte.

  2. Ma che deve di?
    Silurata di che? È stata licenziata per motivi organizzativi…succede con i dipendenti che prendono due soldi di stipendio per giornate di lavoro, figurarsi con i dirigenti che di soldi ne vedono tanti…e basta no…siete lagnosi…

  3. Fate attenzione alle e-mail non firmate da costui: potrebbero contenere una “sorpresa” a base di LICENZIAMENTO.
    Meglio non aprirle – per cortesia, proteggiamo la salute (e il posto di lavoro) delle nostre inbox !

  4. Gioite, gioite pure voi che lo incensate: oggi brindate al “salvatore”, domani farete i conti con la sua stessa incompetenza. Ricordatevelo: il tempo è galantuomo—e presenterà il conto a chiunque ne abbia avallato le scelte.

  5. Ho letto l’articolo: una cascata di auto-esaltazione e poco più. Foto da piacione, come fosse il protagonista assoluto. Alla scorsa tornata elettorale raccolse due voti—il suo e quello della mamma. Di questo passo, alla prossima si incoronerà da solo… e magari si annullerà pure la scheda.

  6. Ehi Riccardino, il bambino del CdA! Sempre in posa, con l’aria furbetta di chi crede di comandare il galeone. Peccato che, come nel programma di Arbore, le luci della ribalta finiscano presto—e quando si spengono resti solo tu, piccolo timoniere, a fare finta di sapere dove andare.
    Insomma: più “Riccardino” che “Presidente”. E senza neppure il «cacao meravigliao» a salvargli la scena.

  7. Ma se Carancini ci tiene tanto a questa direttrice, data la sua influenza essendo stato il sindaco della città di Macerata, potrebbe farle riavere il suo posto alla direzione della IRCR di Macerata, non vi pare?

    • Luca Falzetti on

      La vicenda, caro lei, resta avvolta nelle nebbie. Il presidente avrebbe dovuto sentire fin dal primo momento il dovere di spiegare dettagliatamente le ragioni del licenziamento, senza nascondersi. Era un dovere non tanto verso avversari e amici politici, ma verso i cittadini tutti. La trasparenza è figlia legittima della cultura dela legalità, altrochè.
      Adesso la cosa finirà in qualche tribunale, ma le decisioni che ne scaturiranno arriveranno chissà quando.

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