Momenti drammatici si sono vissuti ieri mattina a Porto Potenza Picena dove una donna di 39 anni è salita sul tetto della propria abitazione, con in braccio il figlioletto di appena undici mesi, minacciando di gettarsi nel vuoto. A salvarli è stato il coraggio e la prontezza di un carabiniere, che con grande sangue freddo è riuscito a evitare la tragedia.
L’allarme è scattato poco prima delle 9. La donna, in preda alla disperazione, aveva raggiunto il tetto al terzo piano della palazzina dove vive con il compagno, scavalcando una balaustra e posizionandosi pericolosamente sul cornicione, a circa nove metri di altezza. Con il bimbo in braccio, ha minacciato di lanciarsi nel vuoto.
Immediato l’intervento dei carabinieri della stazione di Porto Potenza, che hanno allertato anche il 118. Uno dei militari si è arrampicato fino al tetto, iniziando un delicato tentativo di dialogo con la 39enne. È stato un confronto teso, carico di emozione, ma fondamentale per creare un clima di fiducia. Proprio grazie a quell’empatia costruita in pochi, concitati minuti, il carabiniere ha trovato l’attimo giusto per afferrare la donna e metterla in salvo, portandola oltre la balaustra insieme al piccolo.
La donna, visibilmente scossa, ha poi raccontato ai carabinieri le difficoltà personali che sta affrontando in questo periodo. È stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso di Civitanova Alta, dove è stata sottoposta agli accertamenti del caso. Il bambino, fortunatamente, era in buone condizioni.
4 commenti
Troppo stress…dopo dite che non si fanno figli..ne fai uno e devi combattere se non lavori per arrivare a fine mese, se lavori sei ricattata che dopo solo 5/6 mesi a chi lasciarlo se poi hai nonni o parenti oppure soldi per i nidi e poi è giusto lasciare ad altri un figlio? ci vogliono più tutele: la prima che la maternità venga pagata fino ai tre anni di età e vedrete come sale il tasso di natalità e come cala lo stress…pannolini e cibo lattanti senza IVA, permessi anche al padre che è pure lui genitore e ha diritto di aiutare la famiglia senza per questo essere additato come un assenteista…oppure ogni azienda costituisce un asilo per i figli dei dipendenti obbligatorio e gratis..basta ne succedono troppe e significa disperazione, disagio,solitudine, fretta…i bambini hanno bisogno e diritto di tempi lunghi con i genitori soprattutto da piccolissimi
congetture tue. cosa ne sai del motivo del suo gesto?
anonimo delle 10:37, condivido tutto quello che hai detto. Aggiungo però che l’età avanzata con cui si fanno i figli oggigiorno porta inevitabilmente ad avere meno energia da dedicare alla prole.
I problemi economici e di lavoro interessano i genitori tutti, giovani o meno giovani, certo le energie saranno maggiori nei più giovani, ma spesso proprio i figli di questi sono allo sbaraglio perché i genitori non sono maturi abbastanza e soprattutto magari hanno ancora più problemi legati a lavori precari, mutui soffocanti…i casi peggiori di cronaca che coinvolgono bambini purtroppo dico purtroppo come protagonisti vedono genitori giovani che non danno valore alla vita, ma questo è un altro grande e grave problema