«Stavo nel giardino, quando ho sentito un forte rumore di vetro rotto e sono corso subito in strada». È la testimonianza di Albert Bendaj, titolare della piccola impresa edile Artedil, che pochi giorni fa ha assistito in diretta all’atto vandalico contro l’auto di sua moglie una Fiat 500, parcheggiata in via Nazario Sauro 31, proprio nei pressi dello spartitraffico.

L’episodio si è consumato nel primo pomeriggio, quando un gruppo composto da tre ragazzi e una ragazza ha mandato in frantumi il vetro di una vettura utilizzando un bicchiere da birra. «Ho visto un bicchiere di quelli alti da bar cadere a terra – racconta Bendaj – e ho capito che lo avevano usato per spaccare il finestrino. Ho provato a rincorrerli, ma sono scappati di corsa e non sono riuscito a fermarli».

Dalla dinamica, per Bendaj non c’erano dubbi: «Per come urlavano e ridevano, erano ubriachi. Non volevano rubare niente, era un atto vandalico fine a sé stesso. Non ce l’avevano con qualcuno in particolare, hanno colpito l’unica macchina parcheggiata lì, un po’ nascosta dietro un pino».

Lo spavento è stato tanto e la rabbia non è mancata: «Non ho mai fatto del male a nessuno, non capisco perché si debbano divertire distruggendo le cose degli altri. È andata bene che non li ho presi – ammette – perché ero così arrabbiato che avrei rischiato di fargli del male».

Il racconto di Bendaj conferma che il raid vandalico non aveva scopi di furto, ma sembra piuttosto l’ennesimo gesto di inciviltà di giovani che, probabilmente sotto l’effetto dell’alcol, hanno trasformato la noia in violenza gratuita.

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8 commenti

  1. La situazione è grave, l’Amministrazione brancola nel buio, dilettanti allo sbaraglio che non sanno cosa fare, DIMISSIONI SUBITO

  2. Ma dove sono i genitori di questi delinquenti ? Se fossero chiamati a rispondere dei danni causati dai figli, forse comincerebbero davvero a controllarli.

    • tanto fra un po’ qualcuno gli ci arriva di sicuro! tranquilli arrivano prima le botte che il resto

  3. sanno tutti chi sono , il babbo di un o di questi è titolare di un’avviata attività, che risarcisca almeno i danni; se un’atto del genero dovessero compierlo ad un qualcosa di mia proprietà mi fiondo presso le loro abitazioni e non esito un attimo a rompergli il muso

  4. Dov’è l’amministrazione?
    Questa gente è autoctona!!!
    Sono Italianissimi e Recanatesissimi!!
    in quando alle vittime denunciate i genitori e chiedete un risarcimento per i danni!

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