«Quando si inaugura qualcosa, c’è vita, soddisfazione, allegria» ha dichiarato il sindaco Emanuele Pepa durante la cerimonia di apertura del rinnovato Club Aquila, storico spazio del quartiere Mercato che riapre come luogo di incontro, inclusione e socialità. La riqualificazione è stata possibile grazie ai fondi del Pnrr e alla collaborazione tra amministrazione comunale, comitato di quartiere e associazione Omphalos. Un momento carico di emozione per il primo cittadino, che ha ricordato come proprio lì, da bambino, giocava a calcio: «Oggi poter rigenerare e riattivare questo spazio è una grande soddisfazione. È un punto di partenza per il futuro dei nostri giovani e un riferimento fondamentale per il quartiere e per tutta la città».
Il Club Aquila è stato restituito alla comunità con un investimento complessivo di 437mila euro, di cui 23mila provenienti da fondi comunali. A sottolineare l’impegno tecnico e amministrativo, il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Roberto Bartomeoli ha spiegato: «Abbiamo sistemato gli spazi, ora devono essere riempiti di contenuti e vissuti dalle persone. Senza attività, la struttura rischierebbe di tornare vuota».
L’assessore ai quartieri Maurizio Paoletti ha evidenziato il ruolo centrale del comitato di quartiere come «punto terminale che ci segnala con precisione le problematiche della città» e ha ringraziato l’associazione Omphalos per il lavoro svolto a favore dell’inclusione delle persone con disabilità. Anche Laura Berti, del Comitato di Quartiere di San Francesco, ha espresso gratitudine verso l’amministrazione per aver saputo intercettare i fondi necessari e restituire alla comunità uno spazio che «deve essere di tutti». «Inclusione è la parola chiave: grazie all’Omphalos e a ogni mano che vorrà contribuire, questo luogo potrà essere davvero un luogo di comunità», ha aggiunto.
A concludere gli interventi, Fabrizio Principi, presidente dell’associazione Omphalos bambini autistici, che ha accolto i presenti con un caloroso invito: «Benvenuti, sentitevi a casa vostra, con la stessa cura, amore e partecipazione. Era ora che questo spazio riprendesse vita. Inizieremo subito con un progetto estivo che coinvolgerà 12 ragazzi dai 15 ai 25 anni in attività formative, grazie al supporto della dottoressa Bellesi e del nostro team di educatrici. Non ci limiteremo a fare caffè: i ragazzi si muoveranno nel quartiere per conoscervi e coinvolgervi, perché l’inclusione significa anche andare incontro agli altri».