Non solo ha violato il divieto di avvicinamento al figlio, ma è anche evaso dagli arresti domiciliari. È finito di nuovo nei guai un 46enne recanatese, già noto alle forze dell’ordine, arrestato domenica dai carabinieri per aver infranto la misura di protezione a tutela del figlio 17enne.
Tutto è partito da una segnalazione arrivata ai militari di Recanati nel primo pomeriggio di domenica. Quando i carabinieri sono intervenuti per un controllo, hanno trovato padre e figlio nella casa dell’uomo, sdraiati su un letto in condizioni igieniche precarie. Un’immagine che ha confermato il sospetto: il 46enne aveva ignorato il provvedimento cautelare emesso dal Tribunale per i minorenni di Ancona nel 2015, dopo precedenti episodi di maltrattamenti sul ragazzo.
La madre del minore, subito informata dell’accaduto, aveva più volte denunciato l’influenza negativa che l’uomo esercitava sul figlio. Arrestato per la violazione del divieto, il 46enne era stato posto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida prevista per ieri pomeriggio, davanti al giudice Domenico Potetti e al pubblico ministero Francesca D’Arienzo, presso il Tribunale di Macerata.
Ma l’uomo non si è presentato in aula. Difeso dall’avvocata Anna Quercetti, ha fatto registrare l’ennesimo atto di sfida alle autorità, evadendo dai domiciliari e costringendo il tribunale a rinviare l’udienza a lunedì.
Si tratta dell’ennesima recidiva: già lo scorso febbraio il 46enne era stato arrestato per un’analoga violazione della misura cautelare. Ora la sua posizione si aggrava ulteriormente.