nota ufficio stampa Comune di Recanati

Il primo cittadino di Recanati spiega l’esclusione della città leopardiana dalla misura del credito d’imposta, sottolineando però l’importanza del provvedimento per il territorio. Poi attacca l’opposizione: “Prima liquida la ZES e poi lamenta l’applicazione parziale. C’è solo voglia di fare polemica”.

 

La Zona Economica Speciale è un’opportunità determinante per tutto il nostro territorio, non solo regionale ma anche cittadino, per la presenza di numerose industrie. Come sindaco di un Comune fortemente implicato a livello industriale, resto impegnato e attento per consentire ai tanti imprenditori e lavoratori del territorio di usufruire di questa importante misura economica, lavorando con il governatore Acquaroli per far rientrare Recanati nel credito d’imposta”. Con queste parole il sindaco di Recanati, Emanuele Pepa, torna sull’estensione della ZES ai territori di Marche e Umbria, decisa e annunciata dal Governo durante l’incontro tenutosi alla Mole Vanvitelliana di Ancona lunedì 4 agosto scorso, nel corso della presentazione degli interventi del Governo nazionale per la Regione Marche, e per la quale si era speso, già in passato, da Presidente di Confartigianato Marche.

L’adozione della ZES nella nostra Regione non potrà che aiutare le tante imprese che insistono sui territori, grazie a meccanismi che consentiranno sburocratizzazione, ad esempio per inizio dei lavori edilizi ecc., e decontribuzioni, sulle assunzioni di personale – ha commentato Pepa, entrando nel merito del funzionamento della misura economica –. Questi punti saranno previsti per tutti i Comuni marchigiani, senza distinzioni. Per il credito d’imposta, che dovrebbe variare dal 10% al 30% rispettivamente per grandi e piccole-medie imprese, come per l’Abruzzo, è invece previsto, allo stato attuale, che non tutte le città siano incluse. Recanati, non rientra, al momento, in questi Comuni. La legge non è ancora stata promulgata e bisognerà attendere i dettagli per poter prendere atto dei dettagli del provvedimento”.

Ma il primo cittadino evidenzia come la misura non sia solo limitata al credito d’imposta e abbia un’efficacia economica dirimente per il panorama industriale marchigiano: “È un investimento necessario, un potente aiuto per l’economia della regione – precisa –. La ZES nelle Marche c’è: il poterne usufruire è un grande risultato ottenuto dal governatore Francesco Acquaroli, che si è speso e ha lavorato con le istituzioni nazionali per raggiungere questo obiettivo e che per questo ringrazio personalmente. Siamo certi che potremo contare ancora sul suo impegno per portare anche Recanati e i Comuni al momento esclusi dal credito d’imposta a beneficiare dell’intero provvedimento”.

Infine, il sindaco della città leopardiana lancia una frecciata alla sinistra, che sul tema ha dimostrato opinioni contrastanti: “Noto una certa volontà dell’opposizione di fare polemica. Nel momento dell’annuncio alla Mole, la ZES è stata subito bollata dalla sinistra come provvedimento inutile, mancetta elettorale. Ora, però, leggiamo di esponenti dell’opposizione che lamentano la mancata inclusione di Recanati nei Comuni beneficiari di credito d’imposta. Delle due l’una: è solo una mancetta elettorale o piuttosto ci si è resi conto, tardivamente, della necessità della ZES per le nostre imprese?”.

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6 commenti

  1. Sindaco…che pena.
    Sappiamo tutti che ZES è soltanto un ipotesi. Che ZES non sarà mai applicata alla nostra regione. Che ZES è soltanto uno spot elettorale.
    Sindaco, anche lei coinvolto dal principio della RANA BOLLITA!
    Gongola nel farsi bruciare!
    Che pena.

  2. ZES per Marche e Umbria? Solo una promessa per raccattare voti. Soprattutto perchè per realizzarla già il disegno di legge dichiara che non dovrà aggravare il bilancio dello Stato. Il sindaco però non resiste al richiamo della foresta, entusiasmando perchè la ZES porterà (?) meno pagamenti di contributi e meno tasse. Poi lui, quando sarà, si lamenterà che il Comune non ha soldi per sistemare la viabilità (largamente indecente), per la sicurezza nelle scuole, per la manutenzione del verde pubblico e via così.

  3. Gianni Bonfili on

    se prenderà- corpo non ritengo che sia la migliore politica per rilanciare la nostra economia. servirà soltanto ad incrementare i profitti.Una politica seria di ampio respiro ha bisogno di una logica molto diversa che tenga conto di tutte le variabili nuove intervenute a livello mondiale . bisogna riscoprire la PROGRAMMAZIONE democratica mai applicata con lungimiranza nel nostro Paese.

  4. queste cose dette (sono solo ipotesi) prima della campagna elettorale, si chiamano “marchette” Acquaroli invece di fare il gradasso, e andare tutti i giorni a tagliare nastri, perché non va di persona a vedere cosa succede nei PS degli ospedali? perché non va a confrontarsi con chi ha bisogno di cure e, se le vuole le deve pagare? Semplice, perché ha paura.

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