Durante la seduta del Consiglio comunale di Porto Recanati, si è assistito a momenti di forte tensione e a un clima poco rispettoso del confronto democratico.
Nel corso del dibattito, Alessandro Rovazzani ha preso la parola per evidenziare un elemento significativo: nei diversi interventi degli esponenti della maggioranza non era mai stato citato né condannato l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Tale osservazione, espressa in modo civile e argomentato, ha però suscitato una reazione ostile da parte di alcuni presenti. Uno spettatore ha rivolto a Rovazzani un’offesa diretta, invitandolo a “vergognarsi” per il suo intervento, mentre all’uscita dalla sala lo stesso individuo ha continuato a infastidirlo.
In questo contesto si inserisce anche l’intervento di Maria Grazia Nalmodi, che ha offerto un contributo lucido, equilibrato e improntato all’obiettività. Nonostante il tono pacato e il contenuto costruttivo delle sue parole, la sua voce è caduta nel silenzio generale: nessun applauso, nessuna reazione, in netto contrasto con l’entusiasmo mostrato verso gli interventi degli invitati della maggioranza.
Questo episodio – che i protagonisti definiscono “l’ennesima dimostrazione di un copione già scritto” – solleva interrogativi importanti sul clima di rispetto e di apertura al dialogo nelle istituzioni locali.
L’intervista che segue con Alessandro Rovazzani e Maria Grazia Nalmodi approfondisce quanto accaduto, restituendo ai lettori il punto di vista diretto dei protagonisti su un episodio che, al di là delle appartenenze politiche, interroga tutti sul valore del confronto civile e sulla libertà di espressione in democrazia.
