L’ultima azione del progetto Fonti Quartiere Educante: un nuovo gioco per riqualificare l’area del parco giochi adiacente a Fonti San Lorenzo.

Sta per concludersi il progetto Fonti Quartiere Educante, un’iniziativa fortemente simbolica e concreta nata per rafforzare la comunità educativa nel quartiere di Fonti San Lorenzo, a Recanati: un percorso coordinato dal Centro Fonti San Lorenzo e condiviso con diverse realtà associative ed enti pubblici locali che si è sviluppato in più di due anni e mezzo, articolandosi su cinque fasi principali, ovvero attivazione, co-progettazione, realizzazione culturale, restituzione pubblica e messa in rete.

L’ultimo “pezzetto” di questo percorso è ben visibile in queste ore: chi passa dal parco del Centro Fonti San Lorenzo, infatti, può vedere operai al lavoro per l’installazione di una nuova giostra, che rientra appunto nel finanziamento concesso per il progetto “Fonti Quartiere Educante”. Si è deciso infatti di rimodulare l’azione pensata per la mobilità dei bambini e delle bambine per mettere un nuovo gioco a disposizione di chi quotidianamente vive l’area del parco giochi adiacente al centro. Il gioco rappresenta – ne siamo certi – un primo tassello verso la riqualificazione dell’area stessa, rispetto alla quale da anni ormai è venuta a mancare la manutenzione straordinaria.

Cosa rappresenta Fonti Quartiere Educante per la comunità educativa di Fonti San Lorenzo

Il progetto “Fonti Quartiere Educante” è stato avviato grazie al sostegno dell’Impresa Sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, e ha visto al fianco del Centro Fonti San Lorenzo, soggetto capofila, i seguenti partner: Istituto Comprensivo Beniamino Gigli, l’associazione Whats Art, il Comune di Recanati, l’associazione Scarabò, Omphalos e l’Università di Macerata, che ha svolto anche un ruolo di supervisione e autovalutazione.

Al centro del progetto, l’obiettivo di rinforzare l’esperienza del quartiere di Fonti San Lorenzo, un contesto in cui la comunità, gli spazi educativi, le istituzioni e i cittadini collaborano attivamente per promuovere l’educazione informale, la cultura, l’inclusione e il mutuo aiuto, anche attraverso la stipula di un Patto Educativo di Comunità, un accordo formale che può essere sottoscritto da famiglie, istituzioni, negozi e cittadini per impegnarsi a sostenere e far crescere la rete educativa locale.

Un report delle attività e delle azioni: quale futuro per la comunità educativa del quartiere

Elencare le decine di attività e azioni portate avanti, a partire dai laboratori, è un esercizio davvero complesso: clown e circo, yoga educativo, scrittura creativa e comicità, ma anche manipolazione dell’argilla, sono solo alcune delle attività laboratoriali realizzate in questi lunghi mesi di progettazione condivisa. Il festival “Impronte”, organizzato da Scarabò, è stato uno dei momenti pubblici centrali: ha permesso di restituire alla comunità tanto del lavoro fatto quotidianamente all’interno di Fonti Quartiere Educante, con laboratori, mostre, incontri e proiezioni, promuovendo il dialogo e la partecipazione civica.

Il progetto ha rafforzato le relazioni sociali all’interno del quartiere, coinvolgendo attivamente scuole, famiglie, giovani, associazioni e istituzioni in un percorso condiviso, ma anche contribuito a creare spazi educativi rigenerati, che non sono solo luoghi fisici, ma anche ambienti di apprendimento e aggregazione, come ASK inaugurato proprio nel mezzo di Fonti Quartiere Educante.

Sono state infine promosse la co-progettazione e poste le base per una sostenibilità futura, che rappresenta oggi la sfida reale: al termine del periodo di finanziamento, sarà cruciale mantenere le attività, i laboratori e il coinvolgimento della comunità, ovvero mantenere il livello di partecipazione di famiglie, negozianti e cittadini è un compito impegnativo e richiede continui stimoli e proposte.

 

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