Un pomeriggio da incubo, quello di ieri, lungo la strada dei Pali, arteria provinciale, dove il maltempo ha aperto una voragine sull’asfalto trasformandola in una vera trappola per gli automobilisti. Complice il buio e l’assenza di segnalazioni tempestive, sono state circa quindici le auto costrette a fermarsi con gomme divelte, cerchioni piegati e sospensioni compromesse.
Gli automobilisti, uno dopo l’altro, si sono ritrovati con le ruote a terra, obbligati a cercare parcheggi di fortuna lungo la carreggiata in attesa del carro attrezzi. Una scena quasi surreale per una strada che collega quotidianamente centinaia di persone.
La situazione era stata segnalata immediatamente, ma trattandosi di una strada provinciale — e quindi non di competenza del Comune di Recanati — nessuno si è mosso per tamponare l’emergenza. Nemmeno un intervento minimo per gettare un po’ di bitume e rendere sicuro il passaggio.
Solo in tarda serata, quando ormai i danni erano già fatti, la buca è stata finalmente coperta.
Tra i mezzi coinvolti, anche una BMW che ha riportato la rottura della ruota anteriore e posteriore: un danno pesante che avrebbe potuto provocare la perdita di controllo del veicolo e una possibile uscita di strada.
Per fortuna — e davvero solo per fortuna — non si sono registrati incidenti gravi, ma il bilancio poteva essere ben diverso.
L’episodio riaccende un tema che i cittadini vivono sulla pelle ogni giorno: lo stato vergognoso della manutenzione stradale nel nostro territorio.
Le nostre strade stanno letteralmente cedendo, e chi le percorre paga il prezzo in termini di sicurezza, danni economici e rischio quotidiano.
Il paradosso è evidente:
mentre le infrastrutture crollano, milioni di euro di fondi statali vengono dirottati su incentivi all’eolico, al fotovoltaico e alle auto elettriche, senza che una minima parte venga destinata alla manutenzione delle vie di comunicazione più utilizzate.
Risultato? Auto distrutte, cittadini esasperati e un territorio sempre più trascurato.
La buca di ieri è solo l’ennesimo esempio di un sistema che si muove a rilento quando si tratta di sicurezza reale, ma corre velocissimo quando si tratta di erogare contributi per settori che nulla hanno a che vedere con la quotidianità della maggior parte dei residenti.
Se nessuno interviene con un piano serio di manutenzione, la domanda non è se succederà un incidente grave, ma quando.

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Acquarolo che dice?