Per costruire una memoria storica condivisa serve il coraggio di guardare oltre gli schieramenti. Ne è convinto Umberto Piersanti, poeta e intellettuale che ha vissuto da vicino la stagione del Sessantotto. La sua è una voce fuori dal coro, capace di mettere in discussione anche la propria parte politica. “Una via intitolata a Sergio Ramelli? Sì, come per tutte le vittime degli anni di piombo”, ha detto, riferendosi al giovane militante del Fronte della Gioventù, aggredito brutalmente da un gruppo di Avanguardia Operaia e morto in ospedale il 29 aprile 1975.
“Chi è stato assassinato in modo indegno, sia a destra che a sinistra, deve essere ricordato”, afferma Piersanti. E avverte: “Nessuna strumentalizzazione. Ramelli non va trasformato in un soldato mussoliniano. Non aveva fatto violenza, fu vittima di un agguato vile, un crimine vero e proprio”.
Con lucidità autocritica, il poeta ammette di sentirsi talvolta più severo verso il suo stesso passato: “Quando rileggo le poesie di quegli anni contro la violenza, me la prendo più con i miei. Io c’ero, protestavo, ma quella violenza non si può giustificare”.
Un invito alla riflessione, il suo, che punta a superare la logica delle fazioni: “Dobbiamo avere il coraggio di onorare tutte le vittime, da qualsiasi parte stessero”.
31 commenti
e radiopepa gongola
Il titolo è ingannevole in realtà Piersanti dice le stesse cose che hanno scritto le minoranze in questi giorni, ci sia una intitolazione a tutte le vittime di quegli anni, non a una sola
AHAHAHAHAHAHAH!!!
Ma come mai!!!!!!….
Basta dire che a Radio Pepa ora parla anche SANTORO!!!
AHAHAHAHAHAHAHAH!!
La consorte ancor peggio legge gli articoli di Travaglio!
AHAHAHAHAHAHAH!!
Qualche volta anche Papa Francesco è entrato nelle loro grazie quando disse…Troppi Migranti!
AHAHAHAHAH!!
Credo che la discussione seppure animata, non centri affatto la questione. Ramelli o no è legittimo discuterne. Ma la questione è : la proposta è dell’Amministrazione di Recanati fatta nell’interesse di Recanati? Risposta: no. È solo un atto di obbedienza nei confronti di Fratelli D’Italia e del Governo centrale. Nulla che torni utile a Recanati. Solo un atto di fedeltà e sottomissione dei nostri amministratori nei confronti dei loro referenti nazionali. Nulla di utile o necessario per Recanati ma solo un atto di fedeltà personale dei nostri amministratori per farsi belli a livello nazionale e magari assicurarsi un qualche futuro incarici
Sono state intitolate strade a vittime delle foibe, caduti di Nassirya e altre figure che non hanno nulla a che fare con Recanati, quindi ben venga una strada intitolata a questo ragazzo vittima dell’estremismo rosso purché alla intitolazione segua una seria e critica valutazione di questo nostro pesante passato. e ci pensano anche certi insegnanti e dirigenti scolastici……distratti.
… finalmente una persona ragionevole. E non faziosa, intollerante, aggressiva e antidemocratica come i rappresentanti e amministratori comunali della minoranza politica recanatese!!! Bravo Piersanti e abbasso i “bravi”!!!
Piersanti non fa testo. Dicono sia poeta e…intellettuale.
È tutto detto.
E cosa dicono che lei sia invece? posso suggerire che lei sia una persona che non vuole rileggere criticamente un brutto passato ove le forze di sinistra non presero a sufficienza le distanze dai terroristi rossi.?
E adesso, come la metterà la polemica sinistra recanatese?
Certamente il poeta Umberto Piersanti non è di destra né, men che meno, un nostalgico fascista, bensì un uomo che è abituato – complice la sua sensibilità d’animo – a percepire la sostanza autentica di persone e sentimenti e che, quindi, dimostrando anche una notevole onestà intellettuale, si è sentito in dovere di esprimere il proprio pensiero in proposito.
Trattasi di una efficace trasposizione moderna della favola di Andersen ‘I vestiti nuovi dell’imperatore’, dove l’esclamazione del bambino (che, infatti, ha un animo puro e sincero come quello del poeta) sulla nudità del re fa il paio con il limpido ammonimento di Piersanti “Nessuna strumentalizzazione. Ramelli non va trasformato in un soldato mussoliniano. Non aveva fatto violenza, fu vittima di un agguato vile, un crimine vero e proprio”.
A buon intenditor …
Povero Piersanti, non vorrei mai essere al suo posto adesso….i comunistelli lo spacceranno per fascista, non sarà più un intellettuale perché gli intellettuali sono solo i comunisti, razzista ,omofobo,anti costituzionale,negazionista e revisionista della storia .Caro Sig. Piersanti,le do un consiglio : organizzi subito un’ intervista e dichiari che canta ciao bella sotto la doccia altrimenti i sinistri distruggeranno la sua reputazione in pieno stile bolscevico in men che non si dice.AUGURI
Piersanti non ti legge. Temo nemmeno chi ti è vicino (se qualcuno c’è).
I primi a trasformarlo in soldato mussolinia sono proprio i nostalgici del fascismo che lo appellano camerata e gli rivolgono il saluto romano. È questo che non piace alla gente comune, ai poeti non so.
dopo questo endorsement oggi magno meglio
Cari ex sinistra, adesso vi arrabbiate tanto per questa intitolazione di una via (secondo me le vie, piazze ecc. non vanno intitolate a persone schierate politicamente) per ovvi motivi: la ragione non sta mai dalla parte dei violenti, di nessuna appartenenza “politica” comunque ex sinistra non vi siete MAI sollevati quando venivano tolti servizi sanitari, stato sociale, art.18, acquisto di 90 aerei da guerra (Renzi) si potrebbe continuare all’infinito, saltate fuori ogni tanto, quando qualche capetto sventola parole per dire ci siamo, ma di concreto NIENTE.
L’immancabile giro di valzer da intellettuale che perde il contatto con la contemporaneità. Amen.
L’idea di intitolare una via a Ramelli ha destato una
certa discussione ma a mio parere, senza che si sia centrato il punto vero della questione. Sarebbe accettabile (e da discutere) se servisse in qualche modo a Recanati. Invece a Recanati non darebbe e non darà nulla.
Perché non è una proposta di quasta amministrazione é una proposta di Fratelli d’Italia e del Governo Nazionale. Sarà quindi solo il fiore all’occhiello degli amministratori di Recanati che accogliendo dimostrano fedeltà ai loro riferimenti nazionali. Non è una scelta per Recanati a cui non darà nulla salvo qualche divisivo rancore. Ma un atto di fedeltà e di obbedienza che servirà solo a ciascuno dei nostri amministratori per farsi notare dai loro dirigenti nazionali di partito. Solo un investimento sul loro personale futuro politico e nulla di diverso.
In tema di proposte formulate dalle direzioni nazionali dei partiti … vogliamo parlare dell’abominevole ‘piazza rossa’, marchiano (oltre che onerosissimo) falso storico perpetrato dall’amministrazione Ottaviani, supinamente allineata alle direttive di Botteghe Oscure? Altro che l’intitolazione di una via al povero Ramelli, con il ‘capolavoro’ della piazza – per giunta realizzato in concomitanza con il Bicentenario leopardiano – Recanati si era gettata a capofitto nel ridicolo, impresa bissata anni dopo (2017) quando Fiordomo ebbe la sfrontatezza di candidare la città, nientemeno, a “Capitale italiana della cultura” …
Complimenti al poeta Piersanti per le sagge parole espresse
Chissà se a Urbino sarebbero altrettanto entusiasti per queste eclettiche dichiarazioni… tafazziane! Ma il personaggio è così.
il piersanti sembra voler intitolare la via a tutte le vittime degli anni di piombo. questa scelta avrebbe un significato più importante e meno divisione. ma a chi lo dici? intitolatela pure a chi volete.
tutta questa insistenza sulla vittima di una violenza ingiustificabile di sinistra finisce per far retrocedere in secondo piano le vittime innocenti di S.Anna di Stazzena,tra le quali 130 bambini,come le decine di viaggiatori innocenti nell’attentato alla Stazione di Bologna.Chiara la sfida al PUDORE,un sentimento che si sta perdendo.
il pudore dovrebbero averlo i sindacati e sindacalisti tutti che hanno proposto e avallato contratti a 5 euro l’ ora con governi di sinistra compiacenti.
i cavoli a merenda.
hai la coda di paglia o ti fischiano le orecchie riguardo sindacati …sindacalisti…. socialisti….governi di sinistra compiacenti….contratti di lavoro da fame a 5 euro? fatti tuoi.
Ci sono individui dichiaratamente socialisti,con esperienza decennale nei sindacati che parlano di PUDORE 😂🤣
e con grande consapevolezza.Cosa che non si coniuga con la malafede.
Sono d’accordo sull’intitolazione.
La vicenda del giovane Ramelli è emblematica della atmosfera torbida di quegli anni. Ramelli non era un estremista di destra ne’ un violento. Aveva espresso convinzioni semplicemente contrarie alle brigate rosse e alle violenze da queste quotidianamente agite. Il suo tema fu sottratto al professore e usato per imbastire un processo di piazza contro di lui in una aula scolastica gentilmente concessa da un inqualificabile preside e da un corpo docente forse pavido forse fiancheggiatore delle BR. Solo l’insegnante di religione tentò a suo rischio e pericolo di difenderlo. Ramelli non è morto in uno scontro fra gruppi di estremisti ma in un vile agguato. La sua morte è paragonabile a quella di Valter Tobagi. Ricordate quando non si poteva nemmeno ricordare le vittime delle foibe perchè si veniva tacciati di fascismo? Il fatto è che ci saranno anche dei fascisti fra noi ma ci sono certamente soggetti della sinistra violenta e terrorista che non hanno ancora fatto un esame critico del loro passato. Tornando a Ramelli basti pensare che i suoi assassini sono rimasti a lungo ignoti e impuniti fino a quando un pentito non ha indicato i loro nomi. Dopo condanni lievissime sono professionisti stimati e vivono tranquillamente. La storia di Ramelli e di tante altre vittime va ricordata e elaborata. La proposta di intitolargli una via va in questa giusta direzione.
Sì, fin qui tutti d’accordo.
Il problema è che poi questo povero diavolo è diventato la scusa, per gente priva di discernimento, per radunarsi, chiamarsi camerati, fare saluti romani, rompere le righe e richiamare palesemente un passato di cui nessuno mai in Italia dovrebbe essere nostalgico.
A me questo spaventa. E non mi viene proprio da sottovalutarlo o da scinderlo da questa intitolazione.
Non mi sta bene che lei lo chiami povero diavolo, era un ragazzo nel fiore degli anni vittima della violenza rossa ampiamente tollerata da molti intellettuali di sinistra fino al sequestro Moro e in certi casi anche oltre, non tutelato da una scuola e un corpo docente infame che preferiva voltarsi da un’altra parte come spesso continua a fare in casi di bullismo. Poi coloro che si riuniscono nel suo nome facendo saluti fascisti sono inqualificabili ma basta isolarli e riportare tutto alla realtà e alla verità storica.
Mirca , a te spaventa un gruppo di persone che alzano un braccio per i fatti loro ricordando quello che gli pare a loro senza commettere violenze o disturbo al vicino prossimo ,passante, cittadino comune ,essere umano che si trovi nei paraggi? la vediamo diversamente…a me spaventa più trovare parcheggio di notte al piano di Ancona, fare bancomat a Porto Recanati,frequentare stazioni o periferie italiane con la mia compagna e i miei figli con un gelato in mano e anziché rilassarmi e godermi la bellezza dei luoghi in relax ,preoccuparmi se riporterò i miei cari sani e salvi a casa.