Sequestrata l’auto, la salma ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria
RECANATI – La Procura di Ancona ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, al momento contro ignoti, in relazione alla tragica morte di Marco Barelli, il 31enne recanatese deceduto nella mattinata di lunedì 2 giugno lungo l’autostrada A14. L’incidente è avvenuto intorno alle 5.30, nel tratto tra Montemarciano e Senigallia in direzione nord. Marco viaggiava da solo a bordo della sua auto, una Fiat Grande Punto (in un primo momento era stata indicata una Lancia Y), quando ha improvvisamente perso il controllo del veicolo, finendo contro il guardrail e ribaltandosi più volte sulla corsia di emergenza.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Senigallia, i sanitari del 118 e la Polizia Stradale di Fano. Per il giovane non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo a causa delle gravi lesioni riportate. Per estrarlo dalle lamiere è stato necessario l’impiego di attrezzature da taglio.
Sebbene in un primo momento si fosse parlato di un incidente autonomo, il pubblico ministero Andrea Laurino ha disposto il sequestro del veicolo per accertare se possa essere stato urtato da un altro mezzo prima dello schianto. Non è stata invece disposta l’autopsia.
La salma di Marco resta al momento a disposizione dell’autorità giudiziaria e, di conseguenza, la data dei funerali non è ancora stata fissata.
La notizia ha suscitato un’ondata di dolore e sgomento in tutta Recanati. Marco viveva in viale Fiume insieme alla madre Simonetta Severini e al fratello maggiore Andrea. Era molto conosciuto in città per la sua passione per la musica rap, che coltivava con dedizione pubblicando i suoi brani su YouTube con il nome d’arte “Tetris”. Nei suoi testi raccontava emozioni, pensieri e frammenti di vita, componendo musica nel suo studio casalingo. In passato aveva anche giocato in alcune squadre di calcio locali, lasciando un ricordo affettuoso tra amici e compagni.