2 giugno, festa nazionale per la nascita della Repubblica italiana.
Nel 1946 più di 25 milioni di italiani partecipavano al referendum istituzionale che sanciva la fine della
monarchia e la nascita della Repubblica democratica.
Vogliamo ricordarlo all’Amministrazione comunale di Recanati, pesante e silenziosa assente in questa
giornata carica di significato per l’Italia. Il Sindaco Emanuele Pepa e la sua giunta – massimi rappresentanti delle istituzioni democratiche e repubblicane della Città – hanno ritenuto di non dedicare al 2 giugno nemmeno un post sui social; non un comunicato né tantomeno una celebrazione ufficiale o un corteo, un momento condiviso di riflessione o di festa. Un solo grande silenzio.

Eppure negli ultimi anni Recanati aveva conosciuto un ricco programma legato al Calendario Civile che
vedeva la collaborazione dell’Amministrazione comunale con associazioni ed istituti del territorio per la
realizzazione di celebrazioni ufficiali e di eventi collaterali di carattere storico-culturale che offrissero a
tutta la cittadinanza – ed in particolare agli studenti – occasioni di incontro e di approfondimento.
Smantellata la buona pratica del Calendario Civile, l’Amministrazione Pepa non è stata in grado di
proporre alternative.

A fronte di una tale imbarazzante inerzia, il ringraziamento del gruppo Recanati Insieme va dunque
all’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Macerata, all’Istituto Gramsci Marche ed
alla sezione ANPI di Recanati che – in collaborazione con il Circolo ARCI “La Serra” di Recanati e l’Istituto
Fernando Santi Marchigiani nel Mondo – hanno organizzato per la mattinata del 2 giugno nella sede della
Società Operaia di Mutuo Soccorso di Recanati la presentazione del libro “Il ministero Brodolini. Poteri
pubblici, welfare e Statuto dei lavoratori” di Paolo Borioni (docente di Storia delle istituzioni e dottrine
politiche all’Università di Roma La Sapienza).

Una sala gremita per ricordare insieme il recanatese Giacomo Brodolini, fautore della Repubblica e
Ministro del lavoro e della previdenza sociale nel biennio 1968-1969 nonché padre dello Statuto dei
Lavoratori, architrave della legislazione italiana sul lavoro a difesa della quale siamo chiamati a
pronunciarci tramite il referendum dei prossimi 8 e 9 giugno. Sindaco, Assessori e Consiglieri di maggioranza ovviamente non pervenuti e non perché impegnati a celebrare in via istituzionale il 2 giugno in altro modo.
Vengono in mente le parole di Piero Calamandrei, padre costituente: “…questo progetto di Costituzione
non è l’epilogo di una rivoluzione già fatta; ma il preludio, l’introduzione, l’annuncio di una rivoluzione
[…] ancora da fare”.

Oggi più che mai, si direbbe, mentre le cariche istituzionali cittadine dimenticano (o vogliono far
dimenticare) la Repubblica fondata sulla Costituzione nata dalla Resistenza.

Nonostante il silenzio di certa classe politica, siamo qui per ricordare la strada tracciata dal referendum del
2 giugno ’46; abbiamo infatti uno straordinario potere nelle nostre mani, a tutela di diritti e libertà: il voto,
in tutte le occasioni in cui siamo chiamati ad esprimerlo a cominciare dai prossimi 8 e 9 giugno.
Buona Festa della Repubblica!

L’Assemblea di Recanati Insieme

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16 commenti

  1. ma in quale mondo vivete? non vi siete accorti del palazzo illuminato con la bandiera italiana e della consegna della costituzione ai ragazzi delle scuole?

  2. … i soliti faziosi e scorretti! Politicamente e socialmente inutili, intolleranti e arruffa popolo!!! I veri antidemocratici siete voi, compagni!!! Seminatori di menzogne e falsità, disseminatori di zizzania

    • Ha sentenziato il solito neuro-sovranista, l’ unico e il solo democratico. Dai un’ occhiata a coloro che attualmente sono al governo, così da vedere chi sono veramente i seminatori di menzogne e falsità.

      • Ha sentenziato il solito neuro- globalizzato sinistro totalitarista fallito
        Quello che fino a pochi anni fa andava dicendo “IL MONDO È CAMBIATO” non ci potete fare niente!
        Ma oggi c’è finalmente chi sta cambiando ancora quel mondo orribile li…

        • Io ancora lo dico che il mondo è cambiato. Sei tu e che ancora non te ne sei accorto. Tu e i tuoi fanatici amici che volete riportare le lancette dell’ orologio indietro, nel medioevo. Proprio tu ancora parli di totalitarismo e ancora non ti rendi conto che siete VOI con le vostre oscenità a pretendere un passato oscurantista e illiberale. Siete un veleno.

      • robbeee robbe, ti tengo d’occhio eh.
        fai il bravo che altrimenti ti ribacchetto
        lo so che ti manco e nel bagno di casa inneggi alla libertà che piano piano sta tornando.
        forza robbe ripeti con me:
        la sinistra è il male. la sinistra è guerrafondaia e contro i lavoratori. la sinistra è per le banche e per chi strozza il popolo.
        forza robbe. ripeti con me

        • Ma chi vuoi ribacchettare Benito, lascia perdere che è meglio. Certe affermazioni dette da te fanno solo ridere, la sinistra guerrafondaia, a favore delle banche, contro i lavoratori , ma quello che scrivi lo rileggi poi o scrivi posseduto da chissà quale entità Sovranista ? Te lo ripeto ancora perché repetita iuvant, il male assoluto siete proprio voi. e strozzare ,come dici tu, il popolo siete sempre e solo voi. La propaganda dopo un po’ finisce e di certe scemenze ,per non dire di peggio, che andate sbandierano la gente si accorge. Quando i fatti contraddicono le chiacchiere, quando anche la libertà di pensare viene meno, beh la gente poi non la prende tanto bene. Tu e’ questo che ti dovresti ripetere, caro Benito.

          • robbe fai anche tenerezza, un bimbo proprio.
            che gioca a rimpiattino. ma la tenerezza si. sempre
            ripeti cose a cui non credi manco tu, ma ti dicono di dirle
            e tu ripeti. ma siete alla fine. diventerete un partito islamico dato che l’onda gay ormai non tira più, e la gente vi odierà ancora di piu per aver rinnegato gli insegnamenti libertari di berlinguer, ed aver abbracciato il liberticidio di schlein renzi fiordomo e bravi, tutta gente che odia i proletari, che vi puzzano.
            siete il male, il cancro della politica, viva la libertà sempre.
            viva trump, viva elon musk, viva orban

    • Rimpiattino è un bel gioco, caro Benito, ma sono troppo vecchio per giocarci. Tu al contrario continui a giocare allo schiaffo del soldato e a forza di prendere scappellotti dal tuo amico generale Vannacci non sai piu’ in quale secolo vivi. Gli slogan da suprematisti li stai scrivendo tu, sicuramente a Pontida non ti hanno fatto solo bere un sorso d’acqua, ma ti hanno regalato un bel lavaggio di cervello. E già, a te Benito caro, scrivere viva la libertà ti piace, ti riempe d’orgoglio, ma la libertà alla quale inneggi è solo ed esclusivamente quella vostra, la libertà di fare quel che piu’ vi pare senza che nessuno vi rompa le scatole, e al contempo negando la libertà agli altri, a tutti coloro che la pensano diversamente. Detta così sembra quasi un concetto Stalinista, chissà come mai. Le modalità sono le stesse. Un solo capo supremo e tutto il popolo zitto e in adorazione. Non è un po’strano che il suprematismo sia la fotocopia di un qualsivoglia pensiero totalitario. Basta così, lascia perdere, faresti meglio ad andare a consolare i tuoi carissimi Trump e Musk, per la fine del loro amore. Auguri .

      • odiatori seriali. educatori di gente che odia,
        servi di padroni. il proletariato e gli operai vi puzzano. hai citato bene stalin ma ti sei morso la lingua. siete gente disposta a vedere vite e menti sacrificate. ne godete
        fate rivoltare BERLINGUERVnella tomba, dato che proprio oggi ricorre la data in cui ebbe un malore.
        ma te che ne sai robbe, che sei ignorante come una lapide senza scritte.
        avete svenduto l’italia ai vostri amichetti.ma te, robbe, non hai manco la dignità di vergognarti. siete talmente contronatura che fate specie a parte. ma non vincerete, mai.
        l’unica attenuante che mi fa provare pena per te è che non hai mai, mai mai consciuto la libertà. mi fai pena profonda caro mio. mi dispiace per te e quelli che hai vicino.
        ma non è mai troppo tardi. viva la libertà. sempre

        • Berlinguer lascialo da parte, sentirlo nominare da te è una bestemmia. Benito, tra me e te quello ignorante sei propio tu e non mi fai nessuna pena. Te lo ripeto ancora una volta la libertà che tu vorresti è quella di fare il propio comodo e basta, dove le sole regole e leggi sono quelle fatte a tua immagine e somiglianza, il resto non conta. Vorresti un solo ed unico Capoccia ,un duce unto dal Signore ? Sicuramente si, non ho dubbi, se così fosse saresti un perfetto vassallo o meglio ancora un perfetto lecchino. Ma ancora una volta ti rammento che il medioevo è finito tanto tempo fa, mi dispiace per te e per i tuoi amichetti, fattene una ragione. In quanto alla dignità, beh, fossi in te mi farei un bel esame di coscienza, ma tanto sicuramente non lo farai, perchè bisognerebbe averla una coscienza, e tu non ce l’hai assolutamente.

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