Il prossimo 5 giugno alle ore 10:30, si celebra la festa dell’Arma. Avete scelto ancora una volta piazza Vittorio Veneto.
È un privilegio poter festeggiare il 211° annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri al centro della Città di Macerata, in una magnifica piazza recentemente ristrutturata, tra l’altro prossima alla sede del Comando provinciale. La piazza è il luogo della Comunità, dell’incontro dei cittadini, al servizio dei quali noi Carabinieri dobbiamo profondere ogni impegno. L’Arma dei Carabinieri nasce il 13 luglio 1814, ma l’anniversario di fondazione si festeggia il 5 giugno per ricordare la data di concessione, nel 1920, della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera.
È da quasi nove mesi, ormai, alla guida del comando provinciale dell’Arma. Quali sono gli aspetti che più la confortano?
Mi conforta e credo debba rendere felici anche tutti i maceratesi la straordinaria collaborazione tra le istituzioni della Provincia. Inoltre, la sinergia tra le tra le Forze di polizia, con il coordinamento attento del Prefetto e la guida investigativa del Procuratore della Repubblica, consentono di dare puntuale risposta a tutti gli episodi che destano maggior allarme sociale.
Ha parlato della squadra esterna, cosa ci dice di quella interna?
Ho il privilegio di avere accanto a me donne e uomini straordinari, dei quali ho avuto modo di apprezzare giornalmente la generosità, il coraggio, la competenza, l’empatia. Si tratta di un gruppo in cui l’esperienza e la maturità dei più anziani ispira e guida la freschezza e l’entusiasmo dei più giovani, che, peraltro, dovranno confrontarsi con sfide più insidiose e ben più complesse. Presenza e comprensione, gentilezza e trasparenza, fermezza e determinazione costituiscono le caratteristiche peculiari del nostro quotidiano impegno, affrontato con fiducia e ottimismo, certi che solo così potremo essere all’altezza delle aspettative dei maceratesi.
Come legge il territorio maceratese sotto l’aspetto della criminalità?
In Provincia la criminalità è prevalentemente dedita ai reati connessi con gli stupefacenti e ai cosiddetti reati predatori, spesso conseguenza del disagio sociale e della difficile realtà economica in cui versa, purtroppo, una crescente parte della popolazione. Sia per i furti sia per le truffe in danno di anziani, gli autori sono prevalentemente bande di pendolari. Lo dimostrano, tra l’altro, due eventi degli scorsi mesi: il fermo di due campani a Castelraimondo per una tentata truffa in danno di una anziana e l’arresto, su disposizione della Procura di Macerata, di quattro cerignolani per furto di autovetture da parte della Stazione di Montecosaro.
Riguardo alle attività di prevenzione in materia di truffe cosa ci dice della collaborazione con la Nerea s.p.a.
Sono particolarmente orgoglioso dell’iniziativa e ringrazio ancora una volta il Presidente di Nerea per la collaborazione. L’acqua è un bene di consumo che offre una straordinaria possibilità di diffusione del nostro messaggio. Vogliano incrementare in tutte le fasce della popolazione, e in particolare tra gli anziani, una sana diffidenza.
Non perde occasione per evidenziare il ruolo della Stazione Carabinieri?
Ha ragione e l’ho fatto anche recentemente, all’esito di una attività investigativa in materia di stupefacenti con centro nel Comune di Cingoli. La Stazione Carabinieri è l’emblema della nostra prossimità al cittadino. Dallo straordinario lavoro di questi nostri fondamentali presidi passa una parte significativa dell’efficacia della nostra azione.
Ritorniamo all’indagine a cui ha fatto riferimento, nel corso della quale avete arrestato 7 persone in flagranza, alcune delle quali mentre trasportavano lo stupefacente.
Ritengo che l’attività investigativa in questione abbia fornito importanti indicazioni sui canali di approvvigionamento dello stupefacente in questa Provincia, sulle tempistiche, sulle quantità e sulle modalità di consegna dello stesso. Si tratta di una attività molto remunerativa che purtroppo dà la possibilità a chi la organizza di “sedurre” chiunque con somme di denaro importanti per il trasporto della droga.
Quanto è preoccupante la diffusione della droga sul territorio?
Il fenomeno della droga, come dimostrano le quotidiane attività condotte, è adeguatamente contrastato dal punto di vista investigativo, ma dal punto di vista sociologico ha sicuramente in sé indici di allarme. La criminalità attua la vendita di piccole dosi che possono essere acquistate da chiunque abbia anche pochi euro in tasca. Inoltre, le nuove tipologie di stupefacente non sono, a differenza del passato, incompatibili con la vita sociale e chi le assume è più difficilmente “individuabile”.