Inaugurate oggi le installazioni artistiche posate dal Comune grazie alla donazione di una filantropa giunta tanti anni fa nella città leopardiana. Sulle panchine i versi di poesie e canzoni dei grandi recanatesi. Pepa: “Suo gesto arricchisce patrimonio culturale”. L’assessore Pelati: “Grazie per l’amore dimostrato alla Città”

 

nota Ufficio stampa Comune di Recanati

Due semplici forme di arredo urbano per celebrare i più grandi esponenti della cultura recanatese. Sono le due panchine-monumento decorate con i più famosi versi delle poesie di Giacomo Leopardi e delle arie cantate da Beniamino Gigli nel corso della sua sfolgorante carriera, posizionate nei luoghi più suggestivi e panoramici di Recanati a suggellare un perfetto connubio tra storia, cultura e paesaggio. Installate dal Comune di Recanati, che ne ha seguito la realizzazione, le due vere e proprie opere d’arte sono state inaugurate oggi (2 luglio, ndr) grazie alla donazione di Cam-Tu Huynh Asahina, ex studentessa di italiano alla Scuola Dante Alighieri di Recanati, che nella città della poesia ha trascorso tanto tempo e ha deciso, per commemorare il defunto marito, di rendere omaggio in questo modo anche a coloro che l’hanno calorosamente accolta in Italia.

L’Amministrazione comunale ringrazia sentitamente la signora Asahina per lo splendido pensiero che ha voluto dedicare a Recanati e alla cittadinanza – ha dichiarato il sindaco Emanuele PepaCon il suo gesto, la nostra città arricchisce il proprio patrimonio culturale e le sue bellezze, in due luoghi scenografici e già mèta di importanti flussi turistici”.

Le panchine, infatti, sono state installate in due posti del cuore dei recanatesi ed altamente simbolici per la vita e la storia cittadina. L’opera dedicata a Leopardi, a forma di volume aperto, risiederà da oggi lungo i camminamenti che costeggiano il Colle dell’Infinito, un’occasione, per i tanti turisti che attraversano i luoghi leopardiani, di soffermarsi a scrutare l’orizzonte e, forse, immedesimarsi nel Poeta mentre rendeva immortali i celebri versi de “L’Infinito” che decorano la panchina. Ad omaggiare Beniamino Gigli, invece, è l’installazione realizzata ai Giardini che portano il suo nome davanti Palazzo Venieri. In questo caso, la panchina sfoggia gli intramontabili versi della canzone ‘Mamma’, vera e propria icona che ha reso celebre in tutto il mondo il tenore di Recanati.

Siamo contenti di essere riusciti a portare a termine quest’opera che da tempo era in sospeso e che pareva di difficile concretizzazione – ha commentato l’assessore alla cultura Ettore PelatiGrazie alla signora Cam-Tu per la pazienza di questi anni e per l’amore che ha dimostrato, attraverso il sentimento per il suo compianto marito, verso Giacomo Leopardi, Beniamino Gigli e la stessa città di Recanati”.

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