I Carabinieri della Stazione di Apiro, a seguito di denuncia sporta da un parroco del posto, hanno denunciato all’A.G. una donna 42enne di Portomaggiore (FE), già nota alle forze dell’ordine, per truffa aggravata.
La donna il 9 giugno scorso, si è presentata presso la parrocchia della vittima e, rappresentando problematiche varie, lo ha indotto ad elargirle un aiuto economico. Il parroco, pur non conoscendola, le ha consegnato un assegno bancario pari a 1.000,00 euro. La donna, non contenta, dopo un paio di giorni, ha ricontattato il parroco e asserendo di non essere riuscita ad incassare il primo assegno ha chiesto l’emissione di un secondo assegno di pari importo. Il parroco, per verificare la veridicità delle affermazioni della donna, si è recato presso la filiale della propria banca dove ha appurato, purtroppo, che l’assegno consegnato alla donna nella prima occasione era stato regolarmente incassato. A questo punto, il sacerdote, si è recato presso il Comando Carabinieri per esporre i fatti. Le indagini bancarie effettuate dai militari hanno permesso di giungere all’identificazione della donna che è stata, quindi, denunciata per truffa aggravata.
I Carabinieri della stessa Stazione di Apiro hanno anche denunciato all’A.G. un uomo di 35 anni di Casoria e una donna di 49 anni di Santa Maria Capua a Vetere per truffa in concorso e sostituzione di persona.
I fatti risalgono al mese di marzo scorso, quando il gestore di un bar-ricevitoria di Apiro è stato contattato da un sedicente tecnico di una società di transazioni finanziarie, legata alla conduzione della propria attività commerciale. Il finto tecnico, adducendo scuse varie al fine di sbloccare degli accrediti verso l’esercente, ha indotto quest’ultimo ad effettuare una prima serie di bonifici per un totale di 7.500,00 euro circa su un primo conto corrente e successivamente altri bonifici per altri 1.979,00 euro circa su una poste-pay. Le indagini informatiche e bancarie messe in atto dai militari hanno permesso di identificare i titolari dei due conti correnti beneficiari dei bonifici. I due campani, entrambi noti alle forze dell’ordine, sono stati denunciati per sostituzione di persona e truffa in concorso.
Le informazioni sono state fornite nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione delle rispettive fasi del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.