Una semplice foto scattata con la moglie a Porto Potenza Picena, su una panchina a forma di cuore, ha scatenato un’ondata di odio social nei confronti di Paolo Diop. Commenti razzisti, indecenti e offensivi, spesso rivolti anche alla consorte, hanno spinto l’esponente politico recanatese a rivolgersi alla giustizia.

«Sono già venti le querele depositate dal mio legale, l’avvocato Oberdan Pantana del foro di Macerata, ma il numero è destinato a crescere man mano che emergono altri post – spiega Diop –. Ci sono sette procure interessate e diversi autori sono già stati identificati».

Tra i messaggi più violenti, uno in particolare recita: “poteva andare allo zoo vicino casa sua”. Espressioni che, sottolinea Diop, hanno travalicato ogni limite di decenza. «Ho ricevuto insulti volgari e disgustosi. Alcuni commenti tiravano in ballo anche mia moglie. Mi ha colpito la cattiveria, non mi era mai successo in 30 anni di vita in Italia».

Secondo quanto emerso, tra i responsabili non ci sarebbero solo utenti anonimi, ma anche professionisti e imprenditori.

Diop, oggi iscritto alla Lega di Matteo Salvini ed ex responsabile nazionale Immigrazione di Fratelli d’Italia, ha ricevuto in queste ore molta solidarietà da cittadini, associazioni e rappresentanti istituzionali, ma – sottolinea – «non una parola dal centrodestra di Recanati».

E lancia un messaggio a chi subisce fenomeni simili: «Chi riceve insulti e minacce sui social deve denunciare. La libertà di opinione è un diritto, ma non deve mai sconfinare nell’odio e nella diffamazione».

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14 commenti

    • qui vi aspettavo. per voi comunisti mai è importante la questione umana.
      solo quella politica e ancora prima, con la gestione delle cooperative, quella economica.
      la vergogna dell’ umanità

  1. Mario Pinelli on

    Il razzismo è la prova lampante che la madre dei deficienti (adopero un moderato eufemismo per rispetto al sito, altrimenti sarebbero ben altri gli epiteti che risulterebbero appropriati) è sempre in stato interessante con successivi parti plurigemellari

  2. «Che piaccia o no, non nasciamo uguali su questa terra e quindi chi arriva in Italia dovrebbe ringraziare immensamente per la compassione e la generosità. Paola Egonu è italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità» Questo sostiene il generale Vannacci che ha portato alla Lega di Salvoni 500.000 voti. Mi pare chiaro da dove viene il razzismo. piena solidarietà al signor Diop

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