La Compagnia Carabinieri di Macerata in collaborazione dei militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, hanno attuato un ampio servizio di controllo del territorio, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza alla cittadinanza ed ai lavoratori in genere effettuando una serie di verifiche a carico di stranieri, esercizi pubblici, sala scommesse e in luoghi di aggregazione giovanile.

I Carabinieri a Monte San Giusto, nell’ambito dei servizi predisposti, hanno accertato che un’impresa edile locale ha eseguito abusivamente delle opere edili all’interno di un proprio capannone artigianale, trasformando i locali adibiti ad ufficio in una vera e propria abitazione, con cucina, bagno, camera da letto e soggiorno adeguatamente ammobiliati, senza avere le previste autorizzazioni. Inoltre, è stato accertato che, l’appartamento ricavato abusivamente all’interno del capannone, è stato ceduto in affitto, con regolare contratto di locazione per “uso ufficio” ad un pakistano di 28anni che ne accettava le condizioni pagando, così, il relativo canone di 2.700 euro annui. I militari, al termine degli accertamenti esperiti, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria, il legale rappresentante dell’impresa edile per l’abuso edilizio ed il pakistano per l’utilizzo non autorizzato dei locali in abitazione senza la variazione di destinazione d’uso degli stessi. Il legale rappresentante dell’impresa edile, inoltre, a seguito dell’ordinanza di rimozione delle opere abusive, emessa dal competente ufficio Comunale, su richiesta dei Carabinieri di Monte San Giusto, ha ripristinato lo stato dei luoghi in osservanza all’ordinanza stessa.

A Macerata, personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, unitamente al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Macerata, nell’ambito dei servizi di prevenzione del gioco d’azzardo patologico e tutela delle fasce deboli, hanno proceduto al controllo di una sala scommesse, ubicata nel centro cittadino. Al termine della verifica, a carico dell’amministratore unico della società che gestisce la sala scommesse, è stata accertata e contestata la violazione prevista e punita dal Testo Unico sulla Sicurezza, e più precisamente, per la mancata custodia di documentazione della valutazione rischi presso l’unità produttiva, per cui è stata elevata la sanzione amministrativa da 2847,67 a 9.397,34 euro.

Le informazioni sono state fornite nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione delle rispettive fasi del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

 

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