Una coppia di pensionati di Recanati — lui ex insegnante, lei casalinga — è stata truffata ieri pomeriggio all’esterno di un supermercato a Porto Recanati. I due sono stati avvicinati da un uomo ben vestito e dai modi gentili, che si è finto un ex collega del marito, sostenendo di aver lavorato con lui anni fa nella scuola di Castelfidardo.

Con tono confidenziale e una storia ben costruita (in cui parlava della moglie morta in un incidente e di un nuovo lavoro da imprenditore), è riuscito a conquistare la loro fiducia. Ha persino offerto loro un capo d’abbigliamento come segno di riconoscenza, per poi chiedere un “piccolo contributo per la benzina”. In un momento di distrazione, l’uomo ha afferrato il portafoglio del pensionato ed è fuggito a bordo di un’auto grigia scura, forse una DR, con una vistosa ammaccatura su uno sportello.

L’ammontare del furto è di circa 100 euro. Nessun danno fisico, ma grande amarezza per le vittime, che inizialmente hanno avuto persino vergogna di raccontare l’accaduto al figlio, che ha poi sporto denuncia.

Secondo le testimonianze, non si tratterebbe di un caso isolato: episodi simili sono stati segnalati nella zona, sempre con lo stesso modus operandi. I carabinieri stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza per risalire al responsabile.

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3 commenti

  1. Qualche pattuglia in più in giro, specialmente nelle ore della spesa e proprio dalle parti di supermercati e centri commerciali, no?

  2. Nel caso di specie ricorrono sia la truffa (art. 624 c.p.) aggravata (art. 62, nn. 1-2-5, c.p.) sia il furto con strappo (art. 624 bis, comma 3, c.p., concorrendo le circostanze aggravanti di cui sopra oltre a quella ex art. 625, n. 2 c.p.). Di conseguenza i reati sono procedibili d’ufficio e la pena comminabile è quella della reclusione da cinque a dieci anni e della multa da euro 1.000 a euro 2.500.
    Tale ultimo dato è importante, in quanto la pena base elevata (5 anni) ‘dovrebbe’ impedire la concessione della sospensione condizionale.
    L’uso della forma ipotetica è, però, d’obbligo, posto che l’attuale ‘Giustizia’ ci ha purtroppo abituati alla ‘scontistica’ da supermarket (v. da ultimo la vomitevole – per ritenuta insussistenza della premeditazione … – commutazione dell’ergastolo a 24 anni e 8 mesi operata dalla Corte d’Appello di Roma a favore dell’omicida della sventurata Martina Scialdone).

  3. Roberto Brioschi on

    tecnica di truffa usata molti anni orsono da malviventi campani al nord.
    Suggerisco di installare telecamere di sorveglianza a riconoscimento facciale nei parcheggi sia privati che pubblici

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