Il sindaco spiega le ragioni della sua scelta: “Resto per completare il lavoro avviato con la città”

Nelle ultime settimane il suo nome era circolato con insistenza tra quelli possibili per una candidatura al Consiglio Regionale. A chiederlo erano stati in molti: cittadini, amministratori, rappresentanti del mondo civico e politico. Un invito che avrebbe potuto segnare un ritorno in Regione per Moreno Pieroni, dove ha già ricoperto ruoli di rilievo per dieci anni. Ma la risposta è arrivata chiara: “No, resto a Loreto”.

In questa intervista, il sindaco spiega le motivazioni di una scelta che definisce di coerenza, amore per la città e responsabilità verso un mandato amministrativo che – sottolinea – “sta dando frutti concreti”. Dai lavori pubblici in corso ai progetti per la scuola, lo sport, il turismo e i giovani, Pieroni rivendica con orgoglio i traguardi raggiunti e quelli da completare.

“Loreto – afferma – ha bisogno di continuità. È nel pieno di un percorso partecipato che merita il mio impegno esclusivo. Per questo ho deciso di non candidarmi alle prossime elezioni regionali. Il mio posto è qui, tra i cittadini, nei cantieri, nei progetti, nel cuore della nostra comunità.”

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2 commenti

  1. Guglielmo Papa on

    Il Pieroni anche in questa occasione continua a prendere in giro i loretani. Quelli che non abboccano alle sue chiacchiere, sempre identiche da quarant’anni, però hanno la lucidità sufficiente per constatare le condizioni generali del paese, che non migliora di una virgola. Strade disastrate (vedi via Rampolla), servizi cittadini inesistenti o dimenticati (vedi il Palacongressi), giardini pubblici in abbandono e senza manutenzione ovunque, traffico senza controllo (vedi il delirio della viabilità a Villa Musone) anche per l’assenza di parcheggi, strutture sportive lasciate a se stesse (tranne quelle che interessano qualche amico…) nonostante i rilievi sulla loro sicurezza di qualche mese fa, sedi dei consigli di quartiere sottratte ai cittadini appena qualcuno ha “fiutato” che lì poteva nascere qualcosa in competizione con l’attuale consiglio comunale tutto.
    Lui continua con la favoletta, ampiamente abusata, dei “tanti” che gli avrebbero chiesto di candidarsi per la Regione, quando si ricorda bene qual è stata la sua passata storia di assessore regionale e quando anche i muri sanno che centrosinistra e centrodestra (che coerenza politica!) questa volta gli hanno chiuso la porta in faccia.
    La sua amministrazione è stata un fallimento. E a salvarla non servono certo quattro mercatini d’estate e uno spettacolino di “vecchie glorie”.
    Sempre che a Loreto qualcuno abbia il coraggio civile, alle prossime elezioni comunali, di presentarsi come alternativa seria, credibile, concreta, competente.

  2. Adesso bisogna vedere se Loreto sceglie lui! E’ ora di cambiare, ma davvero, non con qualche burattino manovrato da lui e dalla sua congrega.

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