PORTO RECANATI – Si erano finti Carabinieri per truffare un’anziana con la tecnica dello “smishing”, riuscendo a farsi accreditare 37mila euro. Ma le indagini condotte dai militari della Stazione di Porto Recanati hanno permesso di risalire agli autori: due italiani di 18 e 31 anni, residenti nelle province di Caserta e Napoli, già noti alle Forze dell’Ordine, denunciati all’Autorità Giudiziaria per truffa aggravata.
L’inchiesta è partita dopo la denuncia presentata a luglio da una 83enne del luogo, vittima dell’inganno. La donna aveva ricevuto un SMS che segnalava presunte operazioni sospette sul suo conto corrente e la invitava a contattare un numero per chiarimenti. All’altro capo del telefono ha trovato un uomo che, dopo aver guadagnato la sua fiducia, le ha chiesto dati sensibili legati al suo conto. Poco dopo, è stata contattata da un secondo individuo che si è presentato come appartenente all’Arma, convincendola a disconoscere un’operazione bancaria attraverso un bonifico “di sicurezza”. L’anziana, fidandosi, ha eseguito il trasferimento di 37mila euro verso un conto corrente indicato dal truffatore.
Solo in seguito, compresa la truffa, la donna si è rivolta ai Carabinieri di Porto Recanati. Attraverso indagini telematiche e bancarie, i militari sono riusciti a risalire ai due intestatari del conto beneficiario e a denunciarli.
«Questi episodi dimostrano quanto sia importante prestare la massima attenzione a comunicazioni sospette e rivolgersi subito alle Forze dell’Ordine – ha sottolineato il Capitano Angelo Chiantese, comandante della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche –. Nessun Carabiniere chiede mai di eseguire bonifici o operazioni bancarie: è fondamentale non fidarsi di chi utilizza questi metodi».