Un cittadino recanatese si è visto recapitare ad agosto un sollecito di pagamento per una multa che in realtà aveva già saldato tre mesi prima. L’infrazione – 42 euro per divieto di sosta in Corso Persiani – risaliva al 14 maggio ed era stata regolarmente pagata entro i cinque giorni con la riduzione prevista.

Nonostante ciò, a inizio agosto è arrivata una raccomandata che lo invitava a presentarsi al Comando di Polizia Municipale per ritirare nuovamente il verbale, con l’obbligo di pagare di nuovo la sanzione. Solo grazie alla ricevuta conservata, l’automobilista ha potuto dimostrare l’avvenuto versamento. Dagli uffici è poi arrivata la conferma: si era trattato di un errore del sistema informatico, che aveva generato in automatico il sollecito senza verificare i pagamenti già effettuati.

Un episodio che fa riflettere. Se il cittadino non avesse controllato, avrebbe pagato due volte la stessa multa. Una situazione non isolata, che mette in luce i limiti di sistemi automatizzati e la necessità di maggiore coordinamento tra uffici.

La vicenda lascia una doppia lezione: ai cittadini, l’importanza di conservare sempre le ricevute e verificare ogni richiesta di pagamento; alle amministrazioni, l’urgenza di usare la tecnologia per semplificare davvero la vita dei contribuenti, evitando che errori burocratici si trasformino in disagi o costi ingiustificati.

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5 commenti

  1. anna maria fedeli on

    Se un cittadino sbaglia anche se in perfetta buona fede viene comminata una sanzione. Se sbaglia un ente pubblico chi risarcisce il cittadino del danno che gli viene arrecato, il disturbo, il tempo perso, l’ansia? questa non è democrazia, sono abusi quotidiani perpetrati a danno dei cittadini sudditi. Altro esempio? Se si fanno contratti di affitto a cedolare secca non si è tenuti a pagare l’imposta di registro per la registrazione. Puntualmente ogni anno arriva l’accertamento per omesso pagamento dell’imposta di registro, puntualmente non viene annullata in automatico con tante scuse, bensì deve esser fatta istanza di autotutela, cioè è il danneggiato che con il cappello in mano deve andare da questo stato inefficiente e arrogante pregandolo di annullare l’errore. Sanzioni per chi ha sbagliato e risarcimento danni per il danneggiato? neanche a parlarne. Quando si dice fiducia nelle Istituzioni|

  2. È successo anche a me ma avrei evitato di scriverlo se non per prrculare l’anonimo che ha scritto “grazie Pepa” .
    A questo tipo dico che a me è successo con la vecchia amministrazione e da 5 € si era passati a 35.
    In seguito,nonostante essermi presentato con la ricevuta,mi è arrivata di circa 75 €.
    mi ripresento,mi viene chiesto di chiamare dopo un paio di giorni e mi viene detto che è tutto ok.
    Dopo alcuni giorni ricevo un’altro bollettino di 350€ che ha spaventato mio padre,(allora ottantenne)e se non fosse che mi sono recato lanciando fulmini e saette al comando,pretendendo di parlare con il comandante. a quest’ora forse mi sarebbe arrivato un bollettino di qualche milione di euro !

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