Nel corso dell’intervista rilasciata a Radio Erre, il chimico e fisico prof. Franco Battaglia affronta le due guerre che oggi più preoccupano l’opinione pubblica mondiale: quella in Ucraina e quella in Gaza. Con il suo consueto approccio diretto e controcorrente, Battaglia mette in discussione le narrazioni dominanti, puntando il dito contro le ambiguità dell’Unione Europea e la gestione occidentale dei conflitti.
Sul fronte mediorientale, il professore esprime una posizione netta: «finché i terroristi di Hamas terranno in ostaggio civili innocenti, non ha senso parlare di pace», schierandosi così apertamente a fianco di Israele.
Riguardo alla guerra in Ucraina, Battaglia parla di un conflitto “che non sarebbe mai dovuto nascere”, attribuendo grandi responsabilità agli Stati Uniti e definendo Donald Trump un “genio politico” capace di trasformare il proprio Paese da protagonista a arbitro del conflitto, pur con poteri limitati.
Una conversazione densa di analisi e provocazioni, che invita a riflettere sulle reali possibilità di pace e sul ruolo, spesso contraddittorio, delle potenze occidentali.
7 commenti
E il chissenefrega non ce l’ho mettiamo?
Quanto vi piace a Radio Erre dare voce ai sionisti….ci godete proprio. Ne prendo atto e non seguirò più le vostre notizie. Spero che altri seguono questa strada in modo che nessuno vi finanzi più con pubblicità.
Ah perché c’è pure chi guarda ancora la pubblicità sui siti?
Non v’era dubbio…
Direttore, al di là di come si sono messe le cose nella Striscia di Gaza, possibile mai che giornalisticamente parlando lei e i suoi collaboratori non riusciate mai a trovare e intervistare qualcuno che prende le parti del popolo palestinese?
Guardi sig. anonimo delle 16;23 ,non c’è bisogno di andare a trovare qualcuno da intervistare che prende le parti del popolo palestinese ….ce ne sono parecchi e comunicano o esprimono il loro pensiero attraverso devastazioni ad ogni occasione organizzata dai sindacati di sinistra nelle pizze italiane.
Ma chi è sto prof. Battaglia? Ma soprattutto, riuscite a scorgere l’immensità del colossale, condiviso e sentito, CHISSENEFREGA??