LETTERA APERTA DI GIOACCHINO DI MARTINO AL DIRETTORE DI RADIOERRE

Caro Direttore oggi vorrei condividere con te alcune riflessioni in merito all’ultima seduta del Consiglio comunale. Un solo punto all’ordine del giorno: ” L’ IMPEGNO DEL COMUNE DI PORTO RECANATI PER SALVAGUARDARE LA PACE ED I DIRITTI CIVILI DEI POPOLI, IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE.”

Un ordine del giorno certamente impegnativo ed unanimemente condiviso, se non addirittura auspicato, ma la cui discussione e conseguente risoluzione erano prive di qualunque conseguenza amministrativa e quindi non incidente su quella che è la normale attività della giunta comunale. Un atto la cui trattazione è stata già declinata in tutte le maniere possibili ed i cui contorni sono ormai universamente noti. Un tipo di atto sul quale, in quasi tutti i consessi, si cerca sempre di trovare quell’unità necessaria a dare più forza al desiderio di pace che una tragedia come quella Palestinese suscita in tutti noi. Fin dall’inizio del Consiglio, però, è stato chiaro che da parte della Giunta comunale non vi era alcuna volontà di arrivare ad una risoluzione condivisa ma, ancora una volta, di procedere a colpi di maggioranza. Seguendo una regia ben calibrata, infatti, il sindaco dopo aver letto la mozione della sua maggioranza ha rinviato, a dopo gli interventi da parte del pubblico, le due proposte di emendamenti presentate dagli altri gruppi politici presenti in Consiglio. Quindi, caro Direttore, premesso che per me Benjamin Netanyahu è un criminale e che ancor prima che dalla Giustizia Divina dovrebbe essere giudicato dalla giustizia terrena, e che non voglio entrare nel merito dei tre documenti presentati, mi preme sottolineare l’atipicità del comportamento tenuto dal sindaco e dalla sua maggioranza in questa vicenda. Come già detto si trattava di redigere un documento assolutamente privo di alcuna conseguenza pratica. L’argomento trattato ha colpito e colpisce quotidianamente la coscienza di tutti i cittadini Portorecanatesi e non soltanto gli elettori del sindaco eppure si è voluto, con la solita alterigia che li contraddistingue, creare una inutile contrapposizione negando alle minoranze la possibilità di firmare un documento unitario che da umanitario è stato trasformato invece in un documento ideologico, per soddisfare la visione di chi, nostalgicamente, trova ancora nelle disfatte ideologie la musa ispiratrice.

Concludo, caro Direttore, ricordando, innanzi tutto a me stesso, che a Porto Recanati, secondo i risultati delle ultime regionali, due forze politiche che in Consiglio comunale sono minoranza, in città rappresentano la maggioranza degli elettori, per cui chiunque si trovasse in questa situazione, ed avesse un minimo di senso politico e rispetto per i cittadini, almeno su certi temi eviterebbe stupidi esibizioni muscolari e cercherebbe un reale dialogo. Ma, evidentemente, “FATE QUEL CHE DICO NON QUELLO CHE FACCIO!” è lo stemma araldico di questa Giunta comunale.

Cordialmente.

Gioacchino Di Martino

Porto Recanati 2 novembre 2025

 

 

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1 commento

  1. Porto Recanati ne ha viste tante di amministrazioni, più o meno all’altezza delle aspettative dei cittadini, più o meno disponibili all’ascolto delle minoranze e alla condivisione delle scelte di maggiore importanza, ma degli amministratori così settari e intransigenti come gli attuali, mai ! Aspettiamo la prossima scadenza elettorale

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