I Carabinieri della Stazione di Matelica, a seguito di attività investigativa, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria due cittadini italiani di 36 e 33 anni, residenti a Napoli, per il reato di truffa aggravata ai danni di una signora.

Le indagini sono state avviate alcuni giorni fa, allorquando, una 84enne del luogo ha sporto querela presso la Stazione Carabinieri. La vittima ha dichiarato di aver ricevuto una telefonata da parte di un uomo, che si è qualificato come “appartenente ai Carabinieri” che le ha spiegato che si sarebbe recato presso la sua abitazione al fine di riscuotere la somma di euro 1.000,00, suddivisa tra monili in oro e contanti, in quanto era stato causato un grave incidente da parte del figlio che aveva investito una bambina. Il finto carabiniere ha continuato dicendole che detta somma, doveva essere versata immediatamente altrimenti il figlio sarebbe andato in carcere. A questo punto, una volta carpita la sua fiducia, i due malfattori si sono presentati presso l’abitazione della malcapitata e, con uno stratagemma, hanno convinto l’anziana a esporre tutti i gioielli di cui era in possesso. Monili per un valore di circa 10.000 euro che sono stati prelevati dai due truffatori. Solo successivamente, dopo aver contattato il figlio, la malcapitata si è resa conto di essere stata truffata e si è immediatamente recata dai Carabinieri per sporgere denuncia, che ha permesso ai militari operanti di avviare le opportune indagini e quindi, grazie anche alla visione dei sistemi di videosorveglianza pubblica e privata, giungere all’identificazione dei truffatori. I risultati ottenuti dall’intera attività investigativa, hanno permesso di identificare i due giovani, che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per truffa aggravata.

In relazione alle truffe I Carabinieri colgono l’occasione per rammentare che uno degli stratagemmi più diffusi consiste in una telefonata da parte di un falso appartenente alle Forze dell’Ordine o di un sedicente avvocato, che informa la vittima di un presunto incidente o arresto di un familiare. Con tono urgente e convincente, il truffatore sostiene che sia necessario versare immediatamente una somma di denaro per coprire spese legali o sanitarie.

Poco dopo, un complice si presenta alla porta dell’anziano, spesso qualificandosi, come assistente dell’avvocato o Carabiniere in borghese, per ritirare il denaro contante o oggetti di valore.

In altri casi, la telefonata può arrivare da un presunto “nipote” in difficoltà, che chiede aiuto immediato, facendo leva sul legame affettivo per indurre la vittima a cedere alle richieste.

I Carabinieri di Macerata invitano tutti i cittadini, in particolare gli anziani e i loro familiari, a prestare la massima attenzione e a seguire alcune semplici regole di prevenzione:

  • non fidarsi di sconosciuti, sia di persona che al telefono;
  • non fornire mai dati personali, bancari o informazioni sui propri familiari;
  • non consegnare denaro o beni a chiunque si presenti a nome di Forze dell’Ordine, avvocati o operatori sanitari;
  • verificare sempre l’identità di chi si presenta alla porta, utilizzando videocitofono o spioncino;
  • in caso di dubbio, chiamare immediatamente il numero unico di emergenza 112 per segnalare l’episodio.

I Carabinieri e le altre Forze di Polizia sottolineano che NON RICHIEDONO MAI DENARO O BENI ai cittadini per alcun motivo; pertanto ogni richiesta di questo tipo deve essere considerata sospetta e segnalata tempestivamente.

La collaborazione dei cittadini è fondamentale: segnalare tempestivamente un tentativo di truffa può aiutare a prevenire nuovi episodi e a proteggere altre potenziali vittime.

Le informazioni sono state fornite nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione delle rispettive fasi del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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