Nel dibattito cittadino che si è acceso attorno alla richiesta del Comune di Recanati di rimuovere la bandiera palestinese disegnata sul campetto di Fonti San Lorenzo, abbiamo voluto ascoltare una voce che invita a un cambio di prospettiva.
Roberto Terrucidoro, del Coordinamento Azione Recanati, ha condiviso con noi una riflessione articolata e controcorrente, che prova ad andare oltre la contrapposizione e le reazioni istintive.
Nell’intervista Terrucidoro critica la scelta dell’amministrazione comunale, giudicandola divisiva, e propone invece un gesto simbolico capace di tenere insieme le diverse sensibilità della comunità: non cancellare, ma aggiungere. Accanto al simbolo palestinese — sostiene — si sarebbe potuta affiancare la bandiera israeliana, ponendo al centro quella della pace, per ricordare tutte le vittime del conflitto senza schieramenti preconfezionati.
Un ragionamento che tocca i temi della convivenza civile, della responsabilità politica locale e del valore dei luoghi comunitari come il Centro culturale Fonti San Lorenzo, al quale Terrucidoro esprime piena solidarietà.
Quella che segue è un’intervista che prova a riportare la discussione nei binari del dialogo e del rispetto reciproco, invitando la città a non lasciarsi trascinare da polarizzazioni lontane dal nostro contesto, ma a farsi comunità anche davanti alle questioni più delicate.

6 commenti
… Accanto a quel centro andrebbe aggiunta solo un altro tipo di realtà: una caserma della Polizia. Dato che a Recanati manca. Tanti problemi sfumeranno senza crearne di ulteriori!
ma questo da dove esce
Perché allora non aggiungere il volto di Hendrik Verwoerd di fronte al murales di Nelson Mandela? Non è divisivo quello?
proprio perché si tratta di argomenti divisivi devono stare fuori dallo sport. Con tutto il rispetto per i diritti dei neri, ha fatto bene il Comitato Olimpico a squalificare i tre ragazzi che a Città del Messico hanno alzato il pugno al momento della premiazione. Ve li ricordate? Allo stesso modo va rimossa la bandiera palestinese dal campetto, allo stesso modo come andrebbe rimossa una bandiera Israeliana o Francese o di qualsiasi altro stato o soggetto politico. E rimozione immediata dei dirigenti responsabili
… una caserma della Polizia da aggiungere invece in zona?
Già dando la definizione “diritti dei neri” ha chiarito che Lei, signora, non ci arriva. Il paragrafo finale ce ne dà conferma.