Buona la prima, e persino meglio del previsto. Il debutto di Leopardi Gourmet ha spazzato via ogni dubbio e messo a tacere i tanti “gufi” che avevano storto il naso davanti all’idea di trasformare le ricette amate da Giacomo Leopardi in un evento gastronomico e culturale. Un esperimento che qualcuno definiva azzardato, altri improprio. E invece, la realtà ha raccontato tutt’altro.

L’atrio comunale è stato letteralmente preso d’assalto: un pubblico numeroso, curioso e attento ha riempito ogni posto a sedere, tanto che le degustazioni sono state riservate a chi era riuscito a trovare spazio tra le sedie. Tutti gli altri, in piedi, hanno comunque seguito con entusiasmo le esibizioni degli chef e la preparazione dei piatti ispirati al poeta. Altro che flop.

Qualche perplessità è arrivata dal ticket da 12 euro per provare le proposte degli stand sotto il loggiato, forse un deterrente per una parte dei visitatori. Ma si tratta di dettagli che potranno essere riconsiderati nella seconda edizione, perché l’impostazione generale dell’evento ha dimostrato di funzionare.

Tra presentazioni di libri, performance artistiche e showcooking di livello, Leopardi Gourmet ha regalato a Recanati due giorni vivaci, e allo stesso tempo popolari.

Insomma: chi criticava a priori dovrà ricredersi. Leopardi Gourmet ha mostrato che la tradizione può dialogare con l’innovazione, e che la città è pronta a valorizzare Leopardi non solo attraverso la poesia, ma anche attraverso il gusto, la creatività e la partecipazione. Un esordio che promette di diventare un appuntamento fisso.

 

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5 commenti

  1. Ah, certo, “preso d’assalto”.
 Effettivamente, se per “folla” intendiamo i soliti amici dell’amministrazione, allora sì: missione compiuta. Le foto che vediamo dappertutto, non quelle immaginate nel comunicato trionfalistico, parlano chiaro: Recanati era deserta, e l’unico assalto visibile era quello alla tastiera del pc per esaltare ciò che non è stato.
    Ma che volete farci? 
A poche settimane dalle elezioni regionali bisogna pur tentare in tutti i modi di dimostrare che “loro” sono imprescindibili, infallibili e geniali… e che “noi” naturalmente, non siamo un accidenti di niente. E allora via con la narrazione epica dell’evento “vivace e popolare”, quando l’unica cosa veramente popolare è stata la quantità di balle sparate.
    Il tutto condito dalla splendida perla del “chi criticava dovrà ricredersi”.
 Certo, basta chiudere un occhio.
 O due.
 O direttamente l’intero campo visivo. Goebbels disse (forse, ma è il concetto che conta): “Una bugia ripetuta più e più volte diventa la verità”-
    Insomma: più che Leopardi Gourmet, sembra Leopardi Gomblotto, ma almeno ci regalate un po’ di comicità involontaria.
Sempre meglio di niente, no?

  2. AHAHAHAHAHAHAH!!
    Le comparsate!!!!
    AHAHAHAHAHAH!!!
    Sono i soliti che girano…girano attorno all’amministrazione!!
    Si fanno notare,io c’ero!
    AHAHAHAH!

  3. Chi ha scritto questo comunicato sembra deciso a farsi del male da solo. Sindaco e assessori sostengono di stare dando il meglio, ma se queste sono le idee per rilanciare il centro storico, tra quattro anni rischieremo di ritrovarci davanti solo macerie.
    Mi piacerebbe conoscere il parere del nostro direttore Asterio, sempre così attento proprio alle dinamiche del centro storico. Direttore, secondo lei questi 50.000 euro di denaro pubblico sono stati spesi con criterio?
    Mi auguro che questo messaggio venga pubblicato e non cestinato come altri.

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