Domenica 23 Novembre (17:30 – 22:00) Terza mostra per Rubber, lo spazio espositivo inaugurato lo scorso aprile a Recanati (Via Roma 6) con le sculture dell’artista Niba. Questa volta si tratta di collage e ad esibire le proprie opere sarà Edoardo De Falchi, collagista, illustratore e freelance displacer di base a Roma, dove lavora come autore di poadcast e redattore per Raiplay Sound.
Da anni si dedica costantemente alla pratica del taglia e incolla in senso sia manuale che multimediale, riconoscendo nel mondo della carta e delle figure stampate la possibilità inesauribile di distruggere e riformulare la realtà mediante scompozione e ricomposizione. Lui stesso afferma: «Trasformare lo sconosciuto in conosciuto, questo è il compito della scienza. Trasformare ciò che sembra già noto in qualcosa di misterioso, invece, questo è il compito del collage.» Ecco allora che vecchie riviste diventano corpi da sezionare, sottoposti a operazioni chirurgiche che non hanno l’intento di aggiustare bensì quello di mutare l’estetica delle cose, sconvolgendone il senso.
L’immaginario rappresentato dalla mostra sarà perciò interamente popolato da forme mutanti e inorganiche, proiezioni di ipotesi postumane o di semplici realtà alternative; amebe ambulanti entro un mondo plastico che sarà possibile identificare nel montaggio stesso dell’esposizione, come in un teatro o in un film. «Proprio mentre scivoliamo su una precaria impalcatura teorica, le grandi amebe meccaniche sorvolano la città. Come nuvole metalliche, scorrono veloci sopra le strade. Scivolano come gelatine tra i palazzi, del tutto silenziose. Compatte e liquide, dal cuore meccanico, le grandi amebe. […]»
Complementi video creeranno un legame tra l’attività artistica dell’autore e quella dei Larsen Lombriki, gruppo musicale e progetto artistico di ricerca nato a Roma negli anni 90 di cui è prevista un apparizione live all’interno della mostra, a fine dicembre. Allestimento a cura del collettivo Rubber formato da Gloria Falasco, Marianna Rogante e Andrea Balietti. Coocuratori: Roberto Capozucca e Francesca Torelli.
La mostra sarà aperta fino alla fine del 2025.
