È un’immagine dolorosa quella che oggi restituisce il cimitero di Chiarino: muri crollati, loculi pericolanti, la chiesetta interna lasciata aperta e senza alcuna messa in sicurezza. Ma qualcosa finalmente si muove. Dopo anni di attese e segnalazioni da parte dei residenti della frazione, è ufficialmente partito l’iter che dovrebbe condurre al recupero di uno dei luoghi più trascurati del territorio.
Nel bilancio comunale di quest’anno l’Amministrazione ha destinato 200.000 euro per intervenire sul cimitero di Chiarino e su quello di Santa Croce, anch’esso in condizioni di forte degrado. I primi passi concreti sono già stati compiuti: l’Ufficio tecnico ha affidato all’archeologa Laura Foglini di Fermo l’incarico – per un importo lordo di 3.800 euro – di redigere la Relazione di Verifica Preventiva dell’Interesse Archeologico (VPIA), necessaria per procedere con l’affidamento dei lavori. Il documento sarà inoltre inserito nel Geoportale ICA, come previsto dalla normativa.
In parallelo, è stato coinvolto anche il restauratore Alfredo Beleggia di Montegiorgio, che si occuperà di realizzare saggi stratigrafici sulle pareti della chiesa del cimitero. Un’indagine mirata a far emergere eventuali decorazioni antiche o pitture nascoste, e a valutare lo stato di conservazione delle superfici murarie.
L’obiettivo è chiaro: restituire dignità e decoro a un luogo carico di significato per la comunità, con l’auspicio che i lavori possano concludersi entro l’anno.
1 commento
Soldi buttati nel lavandino!!!!!!!
con 200000 euri ci rifai l’impianto elettrico a norma!!!!che di sicuro è ormai vetusto e il marciapiede!!!