Vivere Recanati, la nostalgia del congiuntivo e la memoria corta sulla sicurezza

RECANATI – “Se avrei avuto i soldi…”, ha detto il sindaco Emanuele Pepa, e subito il Movimento Vivere Recanati si è lanciato in una lezioncina di grammatica, ironizzando sull’uso scorretto del congiuntivo. Siamo davvero alla frutta se l’opposizione, invece di parlare di problemi seri, si rifugia nell’ironia da maestrina sulla forma delle frasi. Ma del resto, quando mancano argomenti concreti, ci si attacca a tutto, persino ai congiuntivi.

E già che parliamo di concretezza: Vivere Recanati, espressione dell’ex sindaco e dell’ex assessore ai lavori pubblici, si lamenta del numero delle telecamere, ma evita accuratamente di ricordare che quelle installate sotto le vecchie amministrazioni erano un sistema zoppo: la carrozzeria di una Ferrari con il motore di una Cinquecento. In altre parole, più telecamere sì, ma prive del supporto tecnico adeguato per farle funzionare davvero. Una bella vetrina, ma poca sostanza.

E i turni serali della Polizia Locale? Facile evocare i “bei tempi” (quali, in quale periodo del passato?),  di servizi notturni fino alle 2 di notte, ma qualcuno dovrebbe spiegare come si fa a garantire pattugliamenti serali con un organico ridotto all’osso, lasciato in eredità proprio dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra. Pepa si è trovato con 12 vigili urbani e ha già aumentato l’organico di due nuovi agenti. Oppure ci spieghino dove trovare le risorse umane che nemmeno loro, quando erano al governo della città, riuscivano a mettere in campo stabilmente.

Se questa è l’opposizione, prepariamoci al prossimo comunicato: magari ci racconteranno che se a Recanati girano bande di ragazzini maleducati è solo colpa di Pepa, colpevole anche del maltempo, della sconfitta della Nazionale e della sabbia nell’Adriatico. Perché quando non si hanno proposte serie, si preferisce lanciare “sassolini” (stavolta veri) contro l’amministrazione, sperando che qualcuno ci caschi.