L’ex Ministro del Lavoro e padre dello Statuto dei Lavoratori è stato ricordato dal Comune a 56 anni dalla morte al civico cimitero della città leopardiana. Il vicesindaco Bartomeoli: “Lui servitore dello Stato”.
Il Comune di Recanati ha reso omaggio, nel pomeriggio di oggi (11 luglio, ndr), al già Ministro del Lavoro Giacomo Brodolini nel 56° anniversario della sua morte. Il politico e sindacalista recanatese, padre dello Statuto dei Lavoratori, riposa nel civico cimitero della città leopardiana dove, alle 17:30, si è svolta la commemorazione ufficiale alla presenza del Vicesindaco di Recanati, Roberto Bartomeoli, degli Assessori Maurizio Paoletti ed Ettore Pelati, dei familiari e discendenti di Brodolini, dei Consiglieri comunali della città e delle rappresentanze sindacali.
“Brodolini, ancora oggi, è una delle personalità più rappresentative della nostra città, motivo di grande orgoglio per i recanatesi – ha detto Bartomeoli – Un uomo che ha saputo interpretare e guidare una delle stagioni più coraggiose della nostra democrazia. Egli fu, prima di tutto, un servitore dello Stato, animato da una illuminata visione della democrazia: quella democrazia che si misura non tanto nelle parole, quanto dalla capacità di incidere nel miglioramento della qualità della vita, nella dignità del lavoro e nella garanzia dei diritti”.
La cerimonia si è svolta davanti al mausoleo di Brodolini, preceduta da un corteo che si è mosso a partire dall’ingresso del cimitero. E’, dunque, stato deposto un vaso di garofani rossi sulla tomba del Ministro ed è seguito un momento di riflessione che ha coinvolto i presenti. Ad intervenire sono stati Paolo Guerrini, già sottosegretario al Lavoro, l’avvocato Federico Valori e Sandro Scipioni, segretario provinciale PSI.
Giacomo Brodolini, Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale del Governo Rumor dal 1968 al 1969, anno della sua morte, ha legato indissolubilmente il suo nome proprio a quello Statuto dei Lavoratori che ha segnato l’apertura di una fase nuova nella società italiana, pietra miliare nelle politiche del lavoro nazionali in un’epoca segnata dal boom economico ma anche da profonde lacerazioni sociali e politiche.
“Alla comunità recanatese spetta il compito di raccogliere e custodire l’eredità di Giacomo Brodolini, facendola vivere concretamente nelle scelte quotidiane: nella scuola, nel lavoro, nella cultura – ha concluso Bartomeoli.
nota Ufficio stampa Comune di Recanati