COMUNICATO STAMPA Gruppo Consiliare di Opposizione “Obiettivo Comune”
Oggetto: Vicenda Circolo ACLI di Sant’Egidio – L’opposizione invita il Sindaco a trasformare le insinuazioni in risposte concrete
Il gruppo consiliare di opposizione “Obiettivo Comune” intende fare chiarezza sulla vicenda che coinvolge il Circolo ACLI di Sant’Egidio, riportando i fatti e respingendo ogni tentativo di strumentalizzazione politica o personale.
«Ci rammarica constatare che il Sindaco, anziché cercare una soluzione affinché un’associazione storica come il Circolo ACLI possa continuare a svolgere la propria attività nella comunità di Sant’Egidio, abbia preferito spostare l’attenzione su una presunta situazione di conflitto di interessi legata alla consigliera di minoranza Alberta Giustozzi (che ha avuto l’“ardire” di candidarsi in alternativa a lui alle scorse elezioni). Un modo, questo, per delegittimare l’intero direttivo dell’associazione», dichiara all’unisono il gruppo di opposizione. «La politica si fa con i fatti, non con gli attacchi personali. E i fatti mostrano chiaramente la volontà dell’amministrazione di limitare, se non addirittura far cessare, l’attività dell’associazione».
La cronologia dei fatti secondo “Obiettivo Comune”:
- Contratto scaduto per inerzia del Comune. Il contratto di comodato stipulato nel 2013 era stato regolarmente rinnovato per cinque anni con delibera di giunta n. 199 del 27 novembre 2018. È scaduto quindi il 27 novembre 2023. Per quasi un anno, nonostante le sollecitazioni del Circolo ACLI, l’Amministrazione non ha avviato alcuna procedura di rinnovo, lasciando volutamente scadere i termini e creando una condizione di incertezza.
- Il debito legato all’omissione dell’Amministrazione. Il Sindaco accusa il Circolo di non aver pagato le utenze. La realtà è diversa: il contratto prevedeva il rimborso annuale, ma per quasi 10 anni è stata l’Amministrazione a non richiederlo mai. Questa omissione ha generato un debito oggi insostenibile, usato come leva negoziale. Ci chiediamo: come mai in 10 anni non è mai stato richiesto nulla, e solo dopo le ultime elezioni vengono chiesti 5 anni di arretrati, peraltro con un trattamento mai riservato ad altre associazioni?
- Una proposta contrattuale irricevibile. La nuova bozza inviata il 12 luglio 2025 è stata respinta perché ritenuta irrispettosa. In particolare, l’articolo 14 imponeva all’associazione di rinunciare a qualsiasi rimborso per i lavori di manutenzione e miglioramento sostenuti a proprie spese. Si voleva mettere in difficoltà un’associazione che, al contrario, ha investito energie e risorse per mantenere e migliorare un bene pubblico. Basti ricordare lo stato dell’immobile, oggi migliorato grazie al lavoro dei tesserati del circolo, mentre altrove nel territorio comunale l’incuria ha prodotto costi ben più onerosi per le casse pubbliche.
Il dovere istituzionale dell’opposizione. In risposta a questa gestione ostile, il consigliere Ludovico Giaconi, con tutto il gruppo di minoranza, ha presentato una formale interrogazione scritta al Sindaco per chiedere chiarimenti sulle scelte amministrative che hanno generato un danno alla collettività. Si tratta di un atto dovuto, non di un capriccio politico.
«L’Amministrazione, invece di sostenere con equità tutte le associazioni che animano il nostro territorio, sceglie di metterne alcune in difficoltà con metodi discutibili, salvo poi scaricare su di loro ogni responsabilità», conclude il gruppo “Obiettivo Comune”. «Il vero rammarico è che si preferisca attaccare le persone piuttosto che rispondere nel merito. Invitiamo il Sindaco a lasciare da parte i social network e a dare finalmente risposte concrete e documentate alle nostre interrogazioni, nell’interesse della comunità».
Vorremmo ricordare al Sindaco, che ogni giorno si impegna a criticare l’operato della Regione, per la sua campagna elettorale che mentre pensa ai propri interessi dovrebbe continuare ad amministrare il proprio territorio.
Inoltre, in ultimo, vorremmo lasciare con una domanda da rivolgere a tutti coloro che credono veramente all’importanza della democrazia e della libertà, se si ritiene un comportamento congruo quello adottato dal nostro primo cittadino, che in maniera al quanto discutibile, di fatto censura, attacca e discrimina chi si azzarda a criticare il suo operato.
