Bugie, mezze verità, omissioni. È così che i principali media italiani, secondo Deborah Fait, contribuiscono ad alimentare un nuovo antisemitismo, presentando Israele non come una nazione che si difende da un terrorismo spietato, ma come il carnefice assoluto di un conflitto. In questa intervista, Fait racconta come, dalla tragedia del 7 ottobre 2023 in poi, lo Stato ebraico si sia trovato a combattere una guerra esistenziale contro Hamas e altri eserciti islamici, pagando un prezzo altissimo in termini di vite, paura e odio internazionale.
Un odio che, denuncia, si estende dai salotti televisivi fino alle scuole italiane, dove arrivano prese di posizione che parlano di “genocidio” senza mai ricordare le radici del conflitto né le responsabilità del terrorismo. Fait porta dati, testimonianze personali e un’analisi lucida di come la propaganda anti-israeliana attecchisca facilmente in un’Europa che sembra aver dimenticato la storia e le persecuzioni del passato.
Dalle corse nei rifugi con la nipotina terrorizzata alle cifre degli aiuti umanitari realmente entrati a Gaza, dalla propaganda araba alla manipolazione dei media occidentali, fino alla recente presa di posizione dei docenti del Liceo “Leopardi” di Recanati: l’intervista tocca i nodi più sensibili e controversi di un conflitto che non riguarda solo Israele, ma l’intero mondo libero.

6 commenti
Deborah Fait
I bambini vanno sempre difesi ed amati! Tutti.
Un bambino ebreo o palestinese è un bambino… impossibile odiarlo.
Voi li odiate.
Un ex ufficiale dell’esercito israeliano indica in almeno 200.000 (DUECENTOMILA) i morti della VENDETTA contro i palestinesi. Di certo molti di più dei circa 70.000 di cui si parla . Poi ci sono le immagini che ogni giorno arrivano sugli schermi televisivi. Poi ci sono le cronache dei giornalisti che riescono ad avere notizie su quanto accade nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Poi ci sono le volgari dichiarazioni dei ministri israeliani e del loro capo, che dichiarano sfacciatamente di voler cancellare qualsiasi traccia palestinese perchè voglio costruire il “Grande Israele”
E questa signora, con la complicità di lei direttore, continua a diffondere le sue farneticazioni?
SI VERGOGNI!
Ci sarà un motivo?
E quali sarebbero le origini del conflitto? Perché non andiamo a rivedere tutte le risoluzioni Onu sistematicamente violate dal popolo “eletto” dal 1947 ad oggi con l’appoggio dell’amico a stelle e strisce?
Ps: per i duri di comprendonio il 1947 viene 76 anni prima del 07 ottobre 2023, mentre con chi è in malafede purtroppo non può esserci dialogo o confronto.
… La storia che avete vissuto in prima persona piu di 80 anni fa non vi ha insegnato nulla anzi…state compiendo le stesse orribili azioni nell’intento di voler eliminare un popolo… A pensarci bene forse se 80 anni fa qualcuno avesse completato l’opera che aveva iniziato probabilmente oggi il mondo non vedrebbe queste atrocità
Ovvero siccome siamo stati perseguitati adesso possiamo diventare noi i carnefici. Bella logica quella di Israele. l’Italia deve riconoscere subito lo stato palestinese e applicare al più presto almeno le sanzoni smettendo di fornire armi ai criminali israeliani.