Questa notte, i Carabinieri del Comando Provinciale di Ancona hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Ancona, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 8 persone indagate a vario titolo per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi.

 

In particolare, 2 indagati sono stati sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere, mentre per i restanti 6 è stata emessa la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Contestualmente sono state eseguite, presso i domicili dei destinatari del provvedimento, delle perquisizioni domiciliari, con l’ausilio delle unità cinofile specializzate del Nucleo CC di Pesaro e con l’assistenza dall’alto di un elicottero del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara, finalizzate alla ricerca di sostanze stupefacenti e armi.

L’indagine compiuta attraverso l’espletamento di numerosi servizi di osservazione e pedinamento e con l’ausilio delle più moderne tecniche investigative, è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ancona, sotto la direzione e il coordinamento della locale DDA.

Gli elementi indiziari acquisiti hanno consentito di delineare la presenza di un sodalizio armato, composto da soggetti in parte di etnia Rom e in parte italiani nonché strutturato su base familiare, dedito allo spaccio di stupefacenti nel comune costiero e in altre località della provincia di Ancona.

L’indagine è stata avviata nel settembre del 2024, quando specifici servizi di osservazione e controllo avevano fatto ipotizzare l’esistenza di una piazza di spaccio che operava a Falconara Marittima. I primi riscontri, svolti anche attraverso sequestri di sostanze stupefacenti a carico degli acquirenti al dettaglio, avevano immediatamente messo in luce la presenza di un gruppo strutturato e organizzato, operante in maniera sistematica e capace di far fronte alla cospicua domanda, soprattutto di cocaina.

All’esito dei primi sequestri, per sviare le investigazioni alcuni degli indagati, dopo aver sospeso per un breve periodo l’attività illecita, si erano rapidamente riorganizzati con nuove modalità e aprendo nuove piazze di spaccio.

Le attività di indagine hanno quindi consentito di identificare questo modus operandi che prevedeva:

  • la diminuzione della frequenza delle cessioni compensata dall’aumento dei quantitativi medi ceduti;
  • un prezzo di vendita al dettaglio della sostanza stupefacente “calmierato”, per conquistare la primazia sul mercato locale;
  • l’individuazione di luoghi pubblici per lo spaccio, quali ad esempio i parcheggi dei supermercati, per confondersi con l’utenza e sviare i controlli da parte delle forze dell’ordine;
  • il pagamento immediato dello stupefacente, senza ricorso al credito;
  • la predisposizione di modalità di comunicazione tra componenti del gruppo che non lasciassero traccia in caso di controllo.

Il promotore dell’organizzazione è stato individuato in un soggetto di etnia Rom, pregiudicato per reati specifici, che durante le indagini risultava già sottoposto al beneficio della semilibertà in quanto colpito da una condanna alla pena di 4 anni e 4 mesi per illecita detenzione di cocaina, commessa a Falconara Marittima il 26 gennaio 2022.

L’organizzazione inoltre poteva disporre di due pistole, poste a disposizione dei sodali da uno degli associati sin dal momento della sua scarcerazione.

Nell’ordinanza sono stati ricostruiti numerosi casi di cessione di sostanza stupefacente, del tipo cocaina e hashish, con condotta perdurante a partire dai primi mesi del 2024.

L’operazione è stata convenzionalmente denominata “4+1”, in relazione al margine di introito che gli indagati si proponevano di realizzare: nonostante i sodali avessero stabilito di vendere le dosi a un prezzo calmierato, al fine di saturare la piazza di Falconara e dintorni offrendo lo stupefacente a costi concorrenziali, tuttavia sulla vendita di una quantità di 5 grammi di cocaina, il valore di un grammo doveva costituire il margine minimo di ricavo per l’organizzazione.

La misura cautelare emessa dal GIP di Ancona è l’epilogo di un’attività di indagine, svolta con metodi tradizionali e con il ricorso ai più moderni strumenti tecnologici di investigazione, che ha consentito di raccogliere un quadro indiziario granitico e addivenire in corso d’opera a numerosi sequestri di cocaina appena spacciata al dettaglio e all’arresto in flagranza di due persone, trovate in possesso di 2 kili dello stesso stupefacente custoditi all’interno di uno zaino, che gli stessi avevano appena ritirato dall’abitazione di Falconara Marittima, che costituiva di fatto la sede operativa dei principali indagati.

*Si precisa che il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva di condanna.

Share.

Radio Erre - La Radio che parla e fa parlare | Società Cooperativa Chiostro S. Agostino, 2 62019 Recanati | MC C.F-P.IVA 00351460431 | Tel: 0717574429 | E-mail: radioerre@radioerre.net | PEC: radioerre@pec.it

Leave A Reply

Exit mobile version