nota di A.B.P.R. – Associazione Balneari Porto Recanati
L’inizio dei lavori del primo stralcio delle scogliere di Scossicci segna un momento storico per la difesa della costa portorecanatese. Finalmente, dopo decenni di allarmi e promesse, vediamo le motonavi a lavoro per un progetto che dovrà risolvere il problema erosione in quel tratto e ne siamo entusiasti. L’Associazione Balneari vuole esprimere i più sentiti ringraziamenti a tutti gli Enti e alle Istituzioni coinvolte, al Provveditorato OO.PP. per l’impegno dimostrato e in particolare alla Regione Marche e all’Amministrazione comunale che si sono battuti, come dovevano, quando il progetto ha vissuto un momento di stallo in fase di V.I.A.. Ma sappiamo anche che purtroppo il primo stralcio coprirà solamente una porzione del litorale di circa 900 metri.
Il pensiero non può che andare alle zone limitrofi a questo progetto, soprattutto a Nord, che ne subiranno, speriamo il meno possibile, un probabile “effetto bordo” che andrà ad aggravare una situazione già in emergenza.
Chiaro esempio di questo effetto lo stiamo vivendo nel litorale centrale di Porto Recanati, a ridosso del fiume Potenza, dove la forza del mare viene amplificata dalle scogliere che proteggono la Pineta. In quel tratto il mare ha eroso svariati metri di spiaggia, oltre al Lungomare, e anche le strutture Balneari rischiano di subire gravi danni come accaduto in passato.
Cosa fare quindi? Bisogna correre a finanziare e progettare. Finanziare la realizzazione del secondo e terzo stralcio così da dare continuità al progetto fino alla foce del Musone. Se questo non fosse possibile nell’immediato, finanziare il progetto, già avallato dai tecnici regionali, di manutenzione dei pennelli di quella zona che, come abbiamo esposto in tutti gli incontri con le Istituzioni in particolare durante la campagna elettorale, potrebbe mettere un cerotto ad un emorragia in attesa della sala operatoria.
Progettare, infine, la difesa delle altre zone in emergenza a Porto Recanati che non hanno nemmeno un progetto pronto per essere finanziato.
Insomma gioiamo per questo evento storico ma non adagiamoci sugli allori. C’è ancora molto da fare.
