Recanati: Il 118 deve funzionare meglio.

Il problema dell’arrivo tempestivo delle ambulanze è stato sollevato più volte, negli ultimi mesi, sia dai cittadini, esasperati dai ritardi e dall’inefficienza troppo spesso dei servizi sanitari sia dallo stesso sindaco di Recanati Antonio Bravi, che ha sollevato il problema anche durante l’incontro che ha avuto con Daniela Corsi, direttrice dell’Ast 3 di Macerata. “Ho constatato – afferma Bravi – che sempre più spesso si registrano ritardi nell’arrivo delle ambulanze e questo è dovuto al fatto che molto probabilmente ce n’è qualcuna in meno o che la loro dislocazione territoriale è stata un po’ modificata e il mezzo di soccorso deve fare più km per arrivare. C’è stato un caso in cui l’ambulanza – denuncia il primo cittadino – è arrivata da Morrovalle: certo non sono molti i km in più da percorrere, ma non viaggia neppure in autostrada!  È facile che possono passare 30 o 40 minuti. Senza fare polemiche di nessun tipo, ma se concentriamo in un minor numero di centri i Pronto Soccorso, bisogna poi che il 118 sia più efficiente, semmai mettiamo a rischio la vita delle persone”.

Una delle cause sicuramente è anche il fatto di aver ridotto a Punto di Primo Intervento l’ex Pronto Soccorso del Santa Lucia privando la popolazione di un servizio più immediato, almeno per stabilizzare il paziente per poi magari dirottarlo verso l’ospedale più attrezzato nel trattare certe patologie. Una volta l’ambulanza partiva con sempre maggiore frequenza dall’ospedale di Recanati e in pochi minuti era sul posto del malato.

“Per noi i Pronto Soccorsi più vicini – aggiunge infine Bravi – sono Civitanova e Macerata. Utilizziamo allora i mezzi moderni, come quelli offerti dall’informatica, perché ci indichino, dal momento in cui è attivato il 118, dove è più utile trasportare il paziente sia per la patologia da trattare e sia per l’affollamento evitando che debba aspettare ore e ore prima di esser visitato. Poi, magari, capita che venga trasportato alla fine in un altro ospedale”.