Con grande entusiasmo e partecipazione, si è conclusa la mostra “Omaggio a Bannè”, allestita nei suggestivi spazi dei Bastioni Sangallo. L’evento, fortemente voluto da Maurizio Pangrazi, presidente della Pro Loco Felix Civitas Lauretana APS, e patrocinato dal Comune di Loreto-Assessorato alla Cultura, ha attirato un migliaio di visitatori, dimostrando quanto l’opera di Mario Ragaini, in arte Bannè, continui ad essere amata e apprezzata dalla comunità locale e non solo. All’inaugurazione, momenti di grande emozione hanno coinvolto familiari, autorità e pubblico, sottolineando l’importanza dell’artista nella storia culturale della città. Il Sindaco Moreno Pieroni ha ricordato come sia stato proprio il suo amico e confidente Mario, come sempre lo ha chiamato, a stimolarlo a impegnarsi in politica: “Fu lui a convincermi a candidarmi la prima volta nel 1983” ha dichiarato. Mentre l’assessora Francesca Carli ha espresso la profonda sensibilità e umanità di Bannè.

La mostra si è rivelata un’occasione unica per conoscere più approfonditamente la figura di un artista capace di unire creatività e impegno sociale, lasciando un’impronta indelebile nel cuore di Loreto e dei suoi abitanti. Il successo dell’evento testimonia l’affetto e la riconoscenza nei confronti di Bannè, uomo di grande sensibilità artistica e umana, che ha arricchito la città con la sua arte e il suo spirito comunitario. Aperta dal 19 aprile al 4 maggio, ha coinvolto un pubblico vario e interessato, consolidando il ruolo di Loreto non solo come centro di spiritualità e tradizione, ma anche come un polo di cultura vivo e pulsante.

L’esposizione, curata da Nikla Cingolani, ha presentato una selezione di opere significative dell’artista, alcune delle quali mai mostrate prima. Attraverso un percorso ricco di emozioni, i visitatori hanno potuto rivivere l’energia vibrante e il profondo legame di Bannè con il territorio, trasmesso attraverso pennellate intense e vive. All’ingresso, un video introduttivo mostrava i quadri non esposti, preparando il pubblico a un percorso immersivo e coinvolgente.

Particolarmente apprezzato l’allestimento nella Sala delle Cannoniere, dove le opere sono state esposte in coppia su pannelli, abbinate secondo tonalità predominanti e atmosfere condivise, creando un’unità che avvolge e valorizza i loro contenuti spirituali.  Il percorso si concludeva con un grande pannello dipinto nel 1997 per la scenografia di un concerto delle Corali. Bannè, rappresentando un soggetto piccolo come delle viole in modo monumentale, è riuscito a catturare ogni dettaglio e sfumatura come sotto una lente d’ingrandimento: una scelta artistica che enfatizza l’importanza del particolare e invita l’osservatore a soffermarsi su ciò che altrimenti passerebbe inosservato. Gli spazi delle Cannoniere, illuminati adeguatamente per l’occasione dall’azienda Insert, hanno reso l’ambiente ancora più affascinante, creando un gioco di luci che ha avvolto i presenti in un’atmosfera intima e carica di emozione. L’insieme di questi dettagli ha contribuito a rendere l’evento un’esperienza indimenticabile, celebrando con grande eleganza e fascino l’esposizione, la prima organizzata in questo luogo dopo il restauro dello scorso anno.

Con questa mostra, Loreto ha dimostrato quanto l’arte possa essere un potente strumento di memoria collettiva e di identità condivisa. L’evento si è chiuso con la consapevolezza che l’arte di Mario Ragaini continuerà a vivere nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo, ispirando future generazioni a scoprire e apprezzare la ricchezza della propria storia e delle proprie radici.

N.C.

Taglio del nastro effettuato della Sig.ra Luciana moglie dell’artista vicino ai figli Guendalina e Gianluca

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