lettera di Guglielmo Papa, Loreto (An)

Gent. Direttore,

la smania elettorale di alcuni personaggi, finisce per far perdere loro il controllo delle azioni.

E’ quanto accaduto al sindaco pro tempore di Loreto Moreno Pieroni, che incurante di tutto e di tutti, ma soprattutto del suo ruolo istituzionale, si presta a comparire nella pubblicità di una società privata di distribuzione e vendita di energia.
Il Pieroni infatti appare in manifesti giganteschi 6×3, quelli appiccicati su appositi furgoni che all’occorrenza si spostano da un punto all’altro, questa volta posizionati sul lungomare di Scossicci, una scelta da furbetti essendo il punto fuori dal territorio del Comune che amministra., facendosi così testimonial della ditta che in questa maniera ha evidentemente lo scopo di aumentare i propri clienti, sfruttando come incentivo commerciale proprio la faccia del sindaco.

Da semplice cittadino trovo l’iniziativa inopportuna e fuori luogo sotto ogni punto di vista, se non fuorilegge. Un amministratore pubblico non può e non deve condizionare così sfacciatamente un settore del mercato, dove la concorrenza è un fattore importante di questi tempi. C’è un dato che rende la cosa più inquietante: l’arroganza e l’abuso nell’usare il proprio ruolo di sindaco per finalità che non sono collettive.

Una grave mancanza di trasparenza che non può lasciare indifferenti. La cittadinanza ha il diritto di sapere chi ha autorizzato il Pieroni a comparire in una pubblicità del genere, se la giunta municipale o il Consiglio comunale o nessuno di questi. Inoltre se tutto è avvenuto gratuitamente o con quale compenso.

Il Pieroni a sua volta ha il dovere di spiegare pubblicamente e rapidamente la vicenda, senza tralasciare alcun particolare e senza cercare attenuanti di alcun  genere.

Cordialmente.

Guglielmo Papa, Loreto (An)

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8 commenti

    • L’interrogazione non sembra reggere né sul piano giuridico né su quello logico e rischia di ridursi ad un mero esercizio di propaganda politica. Viene evocato l’articolo 50 del TUEL come se la funzione rappresentativa del Sindaco implicasse un divieto assoluto di comparire in qualsiasi iniziativa privata, ma tale interpretazione è destituita di ogni fondamento: la legge non vieta affatto al Sindaco di apparire in contesti comunicativi, purché non vi sia un interesse economico personale e non vi sia un atto amministrativo che favorisca qualcuno a scapito di altri. È un principio elementare: l’imparzialità dell’ente si misura sugli atti amministrativi.
      Richiamare l’articolo 97 della Costituzione per sostenere che una foto su una vela pubblicitaria sia una violazione costituzionale è un uso improprio: la Carta si occupa del buon andamento degli uffici pubblici, non di iniziative comunicative che non producono alcun effetto giuridico. Lo stesso vale per l’articolo 7 del codice di comportamento dei dipendenti pubblici, che non si applica in maniera vincolante agli amministratori locali e che in ogni caso vieta solo l’uso della posizione per ottenere vantaggi privati. . Parlare di conflitto di interessi ex art. 6-bis della legge 241/1990 è fuori luogo, perché quel conflitto si realizza soltanto quando l’amministratore ha un interesse personale che interferisce con un procedimento amministrativo: e in questo caso non c’è alcun procedimento, non c’è alcuna delibera, non c’è nulla come desumibile dall’Albo pretorio del Comune di Loreto.
      L’ANAC e le sue linee guida, peraltro, non hanno forza di legge e valgono come strumenti di indirizzo, non come codici penali da brandire a piacimento. Pretendere di trasformare una foto in una violazione dell’imparzialità amministrativa significa confondere l’opinione politica con il diritto.
      Accuse a mio avviso inconsistenti, prive di qualsiasi appiglio giuridico. Il Sindaco non ha violato alcuna norma, non ha compromesso alcun principio di imparzialità, non ha favorito alcuna ditta con decisioni amministrative

      • A parte l’errore nel riferimento alla interrogazione e perciò non alla segnalazione del cittadino, il suo Anonimo delle 8,38 è semplicemente un parere, anche se “dotto”. Chiaramente di parte, come dimostrano chiaramente le ultime tre righe assolutorie del suo commento.

      • Anna Maria Ragaini on

        L’anonimo (avvocato difensore del maldestro Sindaco) delle 8:38, forse voleva rispondere all’interrogazione di “Prima Loreto” e, comunque, sembra non aver letto bene la segnalazione di Guglielmo Papa.
        In ogni caso l’anonimo cita con scarsa cognizione diverse disposizioni di legge:
        1 – l’art. 50 del TUEL elenca le funzioni e le competenze del Sindaco, da espletare con la dignità e il decoro del ruolo ricoperto. certo che ciò non implica il divieto di comparire in qualsiasi iniziativa privata, ma davvero, caro anonimo, non riesci a comprendere la differenza tra un’iniziativa privata e un messaggio a scopo meramente pubblicitario? O davvero pensi di poterlo relegare alla stregua di un qualsiasi “contesto comunicativo”?
        2- Credi sul serio di poter convincere chi legge del fatto che sia rispettata l’imparzialità di un Sindaco che consiglia, spendendo la propria immagine di “Sindaco” a rivolgersi ad una ditta privata, preferendola ovviamente ad altre che gestiscono gli stessi servizi? E davvero non riesci a vedere alcuna violazione dell’art. 97 della Costituzione, laddove si fa riferimento all’imparzialità con la quale, a mio avviso, è doveroso comportarsi ogni volta che ci si presenta, come è avvenuto nel caso di specie, come Sindaco di una città?
        3- Ed ancora: davvero non riesci a comprendere la violazione dell’art. 7 del codice di comportamento dei dipendenti pubblici (a prescindere dalla sua applicabilità vincolante agli amministratori locali), che vieta l’uso della posizione per ottenere vantaggi privati? O non comprendi che per la società privata è un bel vantaggio il fatto di potersi fregiare dei consigli (per quanto ne sappiamo) disinteressati del Sindaco?
        4- Per quanto concerne eventuali conflitti di interessi, certo non è dato sapere se e quale tornaconto possa avere rappresentato la base dell’iniziativa del Sindaco di prestare la propria faccia, spendendo pure il suo ruolo istituzionale per l’iniziativa pubblicitaria. Magari vi è solo l’intento narcisista di vedersi riprodotto nel manifesto gigante, o forse Pieroni è stato animato dal pensiero di ricavare un tornaconto contando sul fatto di “far girare” la propria immagine, seppure in un discutibile contesto, sulla scorta del collaudato principio del “purché se ne parli”?
        5- Sul conflitto di interessi credo sarebbe sufficiente soffermarsi a riflettere sulla circostanza che il Comune di Loreto è socio dell’Astea Energia s.p.a., società che elargisce servizi in concorrenza con quelli della società beneficiaria dell’inopportuna (sto usando un eufemismo) iniziativa pubblicitaria. O devo soffermarmi a spiegarti, caro anonimo, che se darai retta al Sindaco sottrarrai contratti a una società nella quale il Comune ha interessi diretti?

        In conclusione, spero che questa volta Pieroni abbia il buon senso di metterci davvero la faccia, magari utilizzando il giornalino del Comune di Loreto, non per il solito auto-panegirico, ma per chiedere scusa ai propri concittadini per la grande incoscienza e leggerezza con cui ha agito, senza dimenticare tuttavia di fornire spiegazioni sulle motivazioni che l’hanno portato a sponsorizzare un’azienda privata, motivazioni che non siano offensive dell’intelligenza altrui.
        Anna Maria Ragaini

  1. Anna Maria Ragaini on

    Il Sindaco di Loreto ha affidato alla stampa quella che vorrebbe essere la sua giustificazione al fatto della vela pubblicitaria nella quale appare come sponsor di un’azieda. Inoltre, ha inoltrato anche a RadioErre la sua risposta, dimenticando tuttavia di inoltrarla anche qui.
    Purtroppo, la pezza è peggio del buco!
    La leggerezza di sicuro è stata fatta, ma anche a voler aderire alla tesi della mancanza di “accortezza” prospettata da Pieroni, mi sembra davvero paradossale il tentativo di minimizzare un comportamento che a mio avviso è molto, MOLTO grave, come ho tentato di evidenziare sopra, nell’unico post al quale non è stata data risposta dal sindaco.
    Avevo auspicato una doverosa spiegazione che non fosse offensiva dell’altrui intelligenza: quella offerta purtroppo lo è! A meno di non voler credere che il Sindaco non riesca davvero a comprendere la gravità del suo comportamento, nei confronti di tutti i cittadini di Loreto e della stessa azienda Astea Energia s.p.a., di cui il Comune di Loreto è socio. Però, se così fosse, mi chiedo se Pieroni si debba interrogare sulla sua idoneità a mantenere il ruolo che attualmente riveste.
    Quanto a quelli che definisce “commenti da bar” di una “sinistra che non trova altro di cui discutere”, vorrei far notare che anziché rivolgersi ad essa in modo sprezzane o, se preferisce, ancora una volta senza sufficiente “accortezza”, potrebbe scoprire che, invece, di cose di cui si sta discutendo ce ne sono davvero tante a cominciare dal problema della mancanza di spazi pubblici in cui i cittadini possano farlo.
    Non credo sia questa la sede per fare il lungo elenco delle criticità non affrontate, trascurate e non risolte, che interessano il Comune di Loreto, ma se il Sindaco vuole (e dovrebbe volerlo) potrebbe egli stesso organizzare qualche pubblico incontro per parlarne.
    Tutto questo non cambia di una virgola la gravità di quanto accaduto con la vela pubblicitaria, di cui il Sindaco non sembra essersi ancora reso conto (o almeno questo è quanto vorrebbe far credere.
    P.S.: Quanto alle affermate “capziosità burocratiche” a me resta francamente difficile comprendere il senso di ciò che il Sindaco abbia inteso affermare. Forse dovrebbe approfondire il significato delle parole usate per comprendere che non c’entrano nulla con ciò che gli è stato chiesto di spiegare.
    Anna Maria Ragaini

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