La presenza di un defibrillatore in piazza Leopardi si è rivelata provvidenziale nel primo pomeriggio di ieri quando L.M., un uomo di circa sessant’anni molto noto in città si è accasciato al suolo colto da un grave malore, probabilmente aggravato dal caldo e da patologie pregresse.
Determinante la prontezza di una dottoressa triestina, in vacanza in città, che ha iniziato immediatamente le manovre di rianimazione utilizzando proprio il defibrillatore posizionato sull’angolo di San Domenico. La rapidità dell’intervento, unita alla disponibilità del DAE (defibrillatore automatico esterno) in un luogo pubblico, ha permesso di mantenere in vita l’uomo fino all’arrivo dell’ambulanza e dell’auto medica. Le manovre di rianimazione, durate quasi venti minuti, si sono concluse con la ripresa della conoscenza da parte del paziente, poi trasferito in ospedale per accertamenti.
Solo pochi giorni fa, proprio davanti alla stessa postazione DAE di piazza Leopardi, si era svolta una dimostrazione pratica sull’uso del defibrillatore, strumento che oggi ha confermato tutta la sua importanza nel salvare vite.