Non passa certo inosservato il post del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Pierluca Trucchia che, con la sua consueta schiettezza, ha commentato il concerto dei tre tenori (GOF), organizzato da Villa Incanto senza un centesimo né di patrocinio né di contributo comunale: «Il successo di certi spettacoli dimostra che i 19 mila euro richiesti non servivano».
Boom. Basta questa frase per scatenare il piccolo Vietnam della politica recanatese. La sinistra locale, e soprattutto le minoranze, hanno preso il post come una provocazione e giù critiche a raffica. Il Movimento Vivere Recanati non ha perso l’occasione di colpire basso: “Il consigliere delle gaffe – scrivono – non riesce a trattenersi e posta beffandosi di artisti, organizzatori, professionisti della cultura ed educatori. Nessuno dovrebbe percepire compensi: tutti a gratis, sempre e comunque”.
Come dimenticare che poche settimane fa l’estate recanatese si era infiammata proprio sul GOF, quando la giunta decise di non sostenere l’edizione 2025 del Gof? Risultato: Villa Incanto ha fatto da sola trovando sponsor, la location del convento dei Cappuccini, artisti che hanno cantato gratuitamente e un pubblico che, lasciando all’ingresso un contributo, ha dimostrato che se la proposta piace, funziona anche senza fondi pubblici.
La lista civica, oggi all’opposizione, però, va oltre e pone la domanda di fondo al sindaco: “La destra a Recanati prova a fare qualcosa di buono o governa solo con rancore e provocazioni? Perché a noi sembra prevalere la linea dei falchi, che smentiscono ogni giorno l’immagine buonista ed ecumenica che il primo cittadino cerca di dare”.
Ma fermiamoci un attimo: davvero Trucchia ha scritto qualcosa di così scandaloso? In fondo ha avuto il coraggio di dire ad alta voce ciò che molti – anche fra i suoi critici – hanno pensato subito. Gli artisti vanno pagati, certo, ma perché con i soldi delle tasse di tutti i cittadini? Non possono essere retribuiti con i biglietti d’ingresso e con gli sponsor?
È troppo facile organizzare spettacoli mettendo le mani in tasca alla collettività, salvo poi rivendicare che “è un mestiere” e che, come ogni lavoro, deve essere retribuito. Se vale per il GOF, lo stesso discorso varrebbe anche per Lunaria e per tutti i festival di musica leggera. In altre parole: meno rendite di posizione, più rischio d’impresa.
Perché, al netto delle polemiche, la domanda resta sempre la stessa: cultura sì, ma a carico di chi?


9 commenti
Lo strafalcione “a gratis” ben qualifica Vivere Recanati e il relativo testo …
Lo strafalcione eventualmente è aver omesso di inserirlo fra le virgolette perché che era volutamente scritto in tono ironico lo si capisce bene
RadioR(egime) sempre sul pezzo
Io non credo sia sostenibile un discorso del genere…soprattutto quando poi il Comune finanzia e a buon diritto altri spettacoli come operette, unitalsi etc…fruire di spettacoli pubblici interpretati da professionisti e in quanto tali da pagare per la prestazione e sostenuti dal Comune , da noi, dovrebbe essere un onore per il Comune invece qui sembra di percepire aria di rivalsa, quasi fossero amareggiati dal successo del GOF e del fatto che Recanati abbia dichiaratamente scelto il GOF come biglietto da visita e questo poi non esclude altre associazioni o altre iniziative allora perché perseverare a voler per forza provocare? Pensiamo a Recanati una buona volta!
Commentando senza anonimo, mi sento di dire che ciò che si vuole far notare è il fatto che il GOF ha messo in scena una serata emozionate ed estremamente partecipata e ciò dovrebbe mettere in discussione la scelta dell’Amministrazione di non sostenere l’evento, dato che si conferma un format apprezzato e di successo. Nessuno ha la pretesa “che si facciano le cose che diciamo noi”, semicitando una frase che ho letto oggi sui social, semplicemente credo che privare la cittadinanza di un qualcosa che funziona e che ravviva la piazza sia un torto alle cittadine e ai cittadini, non alla sinistra recanatese. Credo sia una critica sensata, non una pretesa di imporre un volere culturale. Per quanto riguarda la parte “economica” della questione, credo che ogni amministrazione, ogni giunta, scelga quali eventi sostenere e quanto spazio dare alla cultura: logico è che, se le scelte politiche ed economiche si dovessero dimostrare infelici, sarebbe auspicabile poi che chi ha amministrato si prenda le sue responsabilità, senza cercare fantomatici complotti e/o imposizioni da chi, alla fine della fiera, non amministra nulla.
Fermo restando che in ogni comune italiano, durante l’estate, ci sono eventi culturali finanziati dall’amministrazione per renderli gratis al pubblico e altri a pagamento, trovo che il ragionamento chiarificatore non regga troppo. Il post incriminato, è stato infelice. Stop. Certamente, ogni amministratore è libero di scegliere cosa patrocinare/finanziare e cosa no. Fa storcere il naso, vedere sostituire un cavallo vincente e graditissimo, con un altro. Sia pure riuscito anch’esso. Ma ancora una volta, sarà il pubblico a decretare la riuscita della scelta operata. Sarebbe brutto vedere i due eventi in questione, uno a pagamento e uno no. Ipotesi per altro, assai poco probabile. Altrettanto brutto sarebbe, vedere “partire” da Recanati il GOF (vedi Musicultura), per vederlo sbarcare in qualche comune limitrofo. Non facciamoci del male.
Uscita veramente stupida e infelice. Oltremodo superficiale peraltro.
lui lavora a gratis? l’associazione controvento ha lavorato a gratis? purtroppo prima di dire certe cose bisogna pensarci. ma questo è il livello di certi personaggi
Trucchia, manco se me canti la Pasquella te dò 1 euro!!!!!