Nella serata del 5 giugno, i Carabinieri del Comando Stazione di Porto Potenza, unitamente ai militari dell’Aliquota operativa della Compagnia di Civitanova Marche, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, nei confronti di un cittadino albanese di 40 anni, senza fissa dimora. L’uomo, già colpito da avviso orale e dal provvedimento di divieto di ritorno del comune di Potenza Picena, emessi dal Questore di Macerata, nelle scorse settimane si era reso responsabile di numerosi episodi di violenza ai danni dei gestori di due noti esercizi commerciali della frazione di Porto Potenza, facendo irruzione nei locali e danneggiando gravemente gli arredi ed alcune slot machine. Agli episodi di danneggiamento, erano seguite cospicue ed insistenti richieste di denaro, dietro minaccia di reiterare gli assalti e provocare altri danni. in un’occasione, l’indagato si era scagliato anche contro gli avventori di uno degli esercizi commerciali, costringendoli ad allontanarsi dal luogo contro la loro volontà.
Le vittime dei reati, dopo aver ceduto in un primo momento alle minacce del malintenzionato ed avergli consegnato, in più occasioni, denaro contante per l’ammontare di circa 700 euro, esasperati dalle continue e richieste di soldi, hanno deciso di denunciare tutto, rivolgendosi ai Carabinieri di Porto Potenza.
Alle denunce delle vittime hanno fatto seguito le indagini dei militari che, in poco tempo, incrociando l’esame dei sistemi di video sorveglianza degli esercizi commerciali e le testimonianze di alcuni avventori, sono riusciti ad identificare l’autore degli efferati episodi di violenza, e raccogliere gravi elementi indiziari a suo carico in ordine ai reati denunciati. tali elementi, pienamente condivisi dall’Autorità giudiziaria che ha coordinato le attività investigative, hanno consentito l’emissione della misura custodiale da parte del Gip, che ha posto fine agli episodi delittuosi posti in essere dall’uomo, che non poco scalpore hanno suscitato nella popolazione della cittadina costiera.
L’arrestato, tradotto presso il carcere di Ancona Montacuto, resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente, per rispondere del reato di estorsione continuata; contestazione da ritenersi, allo stato, provvisoria, in quanto la responsabilità penale dell’indagato sarà accertata solo all’esito del giudizio.